Assalto all’Europa. Camarda e soci ci provano
A Nyon (ore 18) il Milan di Abate gioca l’attesa semifinale contro il Porto. L’allenatore indica la giusta strada : "La parola chiave è una sola: gruppo".
Semifinale di Youth League, capitolo secondo. Nessuno in Europa, nell’ultimo biennio, ha centrato le Final Four due volte di fila. Tranne il Milan. Primo atto oggi, alle 18 a Nyon, contro il Porto. Dall’altra parte del tabellone si giocano la finale, prevista per lunedì prossimo, Olympiacos e Nantes. "Siamo felicissimi e orgogliosi, non è da tutti arrivare fino a qui per il secondo anno consecutivo. Ai ragazzi chiedo di giocare con grande serenità e consapevolezza nei loro mezzi, senza farsi trasportare dalle emozioni che saranno forti", dice Ignazio Abate.
I rossoneri arrivano alla sfida dopo un girone partito a razzo: poker secco rifilato al Newcastle. Tra gli altri acuti il 3-2 rifilato al Paris Saint Germain con la rovesciata da figurine di Camarda, oltre al doppio successo con il Borussia Dortmund. Agli ottavi e ai quarti sono serviti i rigori: prima con il Braga, poi col Real Madrid. "La parola chiave è una sola: gruppo. La squadra – le parole di Abate a Milan tv – ha dimostrato grande mentalità e compattezza. L’umiltà è comunque tra le caratteristiche principali dei miei ragazzi che, al tempo stesso, sono ambiziosi. Volevamo ripeterci, rigiocarci le nostre carte. E non dimentichiamo che anche in campionato siamo in lotta per i playoff".
Già: la vittoria di settimana scorsa contro l’Empoli (3-2) ha spedito la squadra al quinto posto, dopo il ko con la Sampdoria (0-2) e i successi contro Juventus (1-0) e Lazio (2-0). Il percorso dei baby rossoneri è partito da lontano, con la scelta coraggiosa fatta la scorsa stagione: "Abbiamo rischiato schierando una Primavera con molti ragazzi sotto età, ma abbiamo lottato e centrato la salvezza, crescendo nel girone di ritorno. E siamo arrivati qui anche l’anno passato", sottolinea il tecnico. L’epilogo era arrivato con l’Hajduk Spalato, poi ko in finale con l’Az Alkmaar. Ora il Porto: "Una squadra dalle grandi qualità che punta sul gioco. Ma anche a noi la qualità non manca, insieme al carattere e all’entusiasmo".
Eccome: la "stellina" sedicenne Camarda (già in campo due volte con Pioli in prima squadra) scalpita per irrobustire il bottino di 13 gol stagionali (3 in questa competizione). Bartesaghi (classe 2005) raggiungerà i compagni oggi, dopo la convocazione in Europa League. Insieme a Zeroli (pari età), fresco di rinnovo fino al 2028 e capitano della squadra: "Dargli la fascia è stato facilissimo. Era con me sotto età l’anno scorso e anche in quel caso si è imposto. È al Milan da quando ha 8 anni, il rossonero gli scorre nelle vene". Serviranno i gol del capocannoniere Sia (18 anni): 5 in Youth League, 9 in campionato. Servirà una partita da Milan. Per sistemare i conti con il passato. Per alimentare i sogni di un futuro a San Siro con la prima squadra. Per centrare una finale storica.
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