Certezza Pavlovic. Gabbia ritrovato. Che Reijnders
Il Milan ottiene una vittoria convincente con prestazioni solide da parte dei singoli giocatori. Fonseca guida la squadra con successo, ottenendo punti importanti in vista delle prossime sfide.
MAIGNAN 6. Poco da fare, più che altro in impostazione. Si gode la serata.
EMERSON ROYAL 6. I primi pericoli arrivano dalla sua parte. Poi gestisce, sull’onda dell’ampio vantaggio. Sicurezza crescente.
GABBIA 6,5. Dimenticato nelle prime tre giornate, si ritaglia il suo spazio: sbroglia, imposta, quasi segna. Più che un’alternativa.
PAVLOVIC 7. La certezza che serve al Milan è ancora il serbo. Non appariscente, ma presente: nei corpo a corpo, osso durissimo.
THEO HERNANDEZ 7,5. All’Olimpico la sua immediata discesa aveva portato al 2-2. Qui sblocca una partita, fin lì, pesante. Poi spinge e rientra a seconda delle fasi.
FOFANA 7. L’equilibratore a lungo invocato. Chiude, fa ripartire. Suo, su corner, il bis.
LOFTUS-CHEEK 6,5. In passato non era parso a suo agio nel cuore del centrocampo.
PULISIC 7,5. Abbina fiato (tanto, tanto) a tocchi preziosi e giocate di spiccata intelligenza tattica. Va praticamente ovunque, con profitto.
REIJNDERS 7,5. La mossa, attesissima, funziona. Più avanzato, più pericoloso. Lega comunque il gioco. E a tratti incanta.
LEAO 7,5. Meno di due minuti per mettere in mostra eleganza ed efficacia. Poi scatti e giocate. Guadagna pure un rigore.
ABRAHAM 7. Sembra che giochi con questa maglia da mesi, quanto meno. È solo la seconda partita, dopo l’assaggio all’Olimpico. Svaria, scambia: feeling.
ALL. FONSECA 7. Punti pesantissimi. Correzioni che funzionano (soprattutto Reijnders sulla tre quarti). Il modo migliore di iniziare il trittico con Liverpool e Inter.
Okafor 6. Qualche lampo. Morata 6. Minuti nelle gambe. Musah, Chukwueze, Zeroli sv.
Voto squadra: 8.
l. m.
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