Fischi per un Milan a pezzi. Pioli perde Theo e partita. È un Diavolo spuntato

Anche Hernandez si fa male: ventesimo infortunio stagionale per i rossoneri. Il rigore che affonda i sogni di gloria rilancia l’Udinese nella corsa salvezza.

di ILARIA CHECCHI -
5 novembre 2023
Pioli perde Theo e partita. È un Diavolo spuntato

Pioli perde Theo e partita. È un Diavolo spuntato

Vincere per scacciare i fantasmi di una crisi non solo di risultati, per restare in scia ai cugini nerazzurri e per presentarsi all’appuntamento di martedì sera contro il PSG in Champions con il morale alto: era questo l’obiettivo, fallito, del Milan che ieri sera, davanti ai 71mila di San Siro, ha affrontato l’Udinese, andando però a sbattere contro il muro bianconero e venendo affondato dal calcio di rigore di Pereyra.

La vetta dista ora 6 lunghezze, ma è lo spirito e l’atteggiamento del gruppo, oltre all’ormai nota e grave assenza di concretezza sotto porta, a preoccupare l’ambiente a ridosso di una settimana chiave per la stagione rossonera. Con un’infermeria già gremita, Pioli ha dovuto rinunciare anche a Theo Hernandez (è il ventesimo infortunio stagionale a Milanello), per i postumi di una contusione a una caviglia emersa solo a ridosso del match, puntando su Florenzi per coprire la fascia sinistra: confermato il passaggio a un redivivo quanto variabile 4-4-2, con Jovic schierato accanto a Giroud.

La prima frazione è stata quantomai contratta e poco spettacolare, con i padroni di casa che sembravano essere ripartiti dal brutto secondo tempo di Napoli: allo squillo di Pereyra ha risposto quello di capitan Calabria alla mezz’ora (destro secco e potente deviato in corner da Silvestri) ma, complice un’Udinese ben messa in campo, il Diavolo ha faticato a trovare spazi interessanti e a verticalizzare, dominando solo in uno sterile possesso palla: i tentativi di Leao e Musah sono stati acuti isolati in uno spartito noioso e contratto, dove lo scivolone di Florenzi davanti alla porta bianconera ne è stata l’immagine più rappresentativa. I borbottii di San Siro hanno accompagnato i rossoneri negli spogliatoi e al rientro in campo Pioli ha provato ad aggiustare il tiro inserendo Adli al posto di Krunic e Okafor per uno Jovic ancora deludente ma le seconde scelte non hanno cambiato il trend, anzi: il francese ha causato il calcio di rigore per fallo su Ebosele, poi trasformato da Pereyra, che ha regalato il vantaggio ai friulani.

La carta giocata dal tecnico emiliano è stata quella di Loftus-Cheek, andato a sostituire un Reijnders ancora in serata no: la frustrazione di Giroud (Silvestri prodigioso a sventare un suo colpo di testa allo scadere) unita a quella di un Leao che non ha lasciato il segno, rappresentano i sentimenti collettivi di un gruppo che, oltre a parlare di compattezza e sintonia, ora deve trovare il modo di uscire concretamente dal tunnel. I fragorosi fischi riservati alla fine da tutto lo stadio e ascoltati dai giocatori con il capo chino siano da monito.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su