Fonseca aspetta Morata: "Milan, vinceremo"

Il nuovo tecnico ha iniziato ieri: "Vogliamo aggiungere trofei al museo". Ibrahimovic e il centravanti: "Abbiamo le idee chiare"

di LUCA MIGNANI -
9 luglio 2024
Fonseca aspetta Morata: "Milan, vinceremo"

Fonseca aspetta Morata: "Milan, vinceremo"

"Arrivo in un club che vuole vincere, ho visto il museo e le coppe: ho l’ambizione di entrare in questa storia, Zlatan mi ha fatto vedere che c’è spazio per nuovi trofei".

Ecco, vincere: uno dei verbi ricorrenti nella presentazione di Paulo Fonseca, ieri mattina a Casa Milan. Clima ufficiale, rispetto all’arrivo di sabato a Malpensa e alla visita immediata a Milanello: ad accompagnare il tecnico portoghese Scaroni, Furlani e Moncada, oltre a Baresi e Massaro. Al suo fianco, Ibrahimovic. Vincere, dunque: come?

"Il Milan deve avere un calcio offensivo, è nel suo Dna. Dobbiamo essere dominanti, coraggiosi, reattivi. Non dare tempo di ragionare agli avversari".

Per farlo, serve un centravanti: "È la nostra priorità. Vogliamo giocare negli ultimi 30 metri, serve un giocatore forte negli spazi stretti".

Qui interviene Ibrahimovic: "Zirkzee è il passato. Non sono deluso da Kia Joorabchian, ci sono procuratori che risolvono problemi o che ne creano: lui non è nessuno dei due. Una cosa è la realtà, un’altra le voci. Sappiamo bene chi vogliamo, potrebbe arrivare a breve. Tre centravanti? Possibile: mister X, ossia il primo obiettivo, Jovic e poi dipenderà dall’allenatore, dalle situazioni".

In cima alla lista, ora, c’è Morata: "Abbiamo le idee chiare, non faccio nomi", le parole del senior advisor di RedBird che ha blindato ancora una volta Theo Hernandez. Su Leao, invece, si esprime Fonseca: "Decisivo. Me lo aspetto motivato. È giovane, forte e può ancora imparare molto per aiutare la squadra".

Al raduno delle ore 17, tanti assenti tra Europei e Coppa America. Ma difesa quasi al completo: "Questo è importante perché parto sempre da lì. So che l’anno scorso la squadra ha subito tanti gol, non è un problema individuale perché ci sono buoni giocatori. Lavorerò sull’equilibrio, su un reparto più alto, su una maggior connessione con il centrocampo. Non sono tra quelli che giocano uomo contro uomo a tutto campo".

Sul contatto con Cardinale: "Una delle frasi che ho più apprezzato è che il Milan vuole vincere non solo oggi, ma anche domani. Ed è quello che sta facendo la società".

I tifosi, con la Curva che non si è presentata come invece tradizione a Milanello (presenti circa 300 appassionati al primo allenamento), restano in attesa di fatti: "Ho grande voglia di convincerli. Sono qui per vincere". E Ibra: "Dio ha creato il mondo in sette giorni, siamo solo al primo".

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