Fonseca, ultima chiamata. Milan, il caos dopo il crollo. Ed ora il tecnico rossonero si gioca tutto nel derby

Dirigenza in fermento, contattato Terzic. Maignan: contusione e Inter a rischio

di LUCA MIGNANI -
19 settembre 2024
Milan, il caos dopo il crollo. Ed ora il tecnico rossonero si gioca tutto nel derby

Paulo Fonseca (51 anni), una vittoria in cinque gare tra campionato e Champions

Una telefonata allunga la vita, recitava una reclàme della vecchia Sip. Non quella, sportiva, di Paulo Fonseca. E qui, di datato, non c’è proprio nulla: tutto, piuttosto, in evoluzione. Con date e dati precisi. L’ultima chiamata, per i tifosi, è partita sabato scorso: "Ultima chiamata, basta scuse", appunto, l’eloquente striscione piazzato ben in vista davanti al pullman, in arrivo a San Siro tra due ali di folla, prima della partita col Venezia. Il poker rifilato in mezz’oretta ai lagunari sembrava averla allontanata, mentre ora è più vicina che mai. Nella notte post “patatrac“ di Champions invece, in un San Siro ormai svuotatosi quasi completamente (squadra e Fonseca compresi), è andato in scena il summit tra Zlatan Ibrahimovic, Geoffrey Moncada e Giorgio Furlani. E, qui, potrebbe essere stata decisa l’ultima chiamata dei piani alti per il tecnico portoghese: domenica sera, contro l’Inter, vietato perdere. Tanto che ci sarebbero già stati contatti tra Ibrahimovic ed Edin Terzic, libero di stato dopo aver lasciato la panchina del Borussia Dortmund, a due settimane dalla finale di Champions League persa col Real Madrid. Il tedesco, peraltro, era al Meazza mertedì sera.

Sullo sfondo, poi, le “solite” ombre pesanti: Massimiliano Allegri, ma soprattutto Maurizio Sarri. Fonseca ha firmato quest’estate un contratto triennale (tre milioni a stagione) ed è stato il primo allenatore scelto dell’era Cardinale. Pioli era stato “ereditato“ e, peraltro, è volato in Arabia Saudita per guidare l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo e Marcelo Brozovic. Tre anni di contratto, 12 milioni a stagione. Prima, la risoluzione del restante anno di contratto con i rossoneri, sgravandoli così del peso dell’ingaggio di quattro milioni.

Un altro motivo che potrebbe agevolare una scelta drastica in merito al futuro di Fonseca. In cinque partite ufficiali, quattro in campionato e una in Champions, il portoghese ha vinto solo una volta e ha incassato nove gol. Altri numeri, partoriti dalla sfida con il Liverpool, sono da matita rossa: 24-8 le conclusioni totali in favore dei Reds, il triplo. Addirittura 12-2 i tiri in porta: sei volte meglio, gli inglesi. Questione soprattutto di "disequilibrio emozionale" per Fonseca, dopo i due gol fotocopia subiti su palla inattiva che hanno ribaltato la partita. "Avevamo preparato una marcatura a uomo sia su Van Dijk che su Konaté. Ma non è stata fatta", le parole dell’allenatore. Chiaro, chiarissimo. E ancora: "Quando le cose vanno bene la squadra ha voglia di giocare. Quando sorgono i problemi, manca di coraggio. Siamo fragili difensivamente. Abbiamo diversi problemi. Dopo il secondo gol non abbiamo più giocato e così è difficile". Emblematica, come spesso accade, la prestazione di Leao: qualche (rarissima) folata delle sue, un palo (all’ultimo minuto di recupero), pochissimi palloni ricevuti, pochissimi sforzi per riceverne. "Volevamo forzare l’uno contro uno di Rafa contro Alexander-Arnold, con un passaggio lungo, ma l’abbiamo fatto solo un paio di volte. Volevo avere vicini Loftus-Cheek, Reijnders e anche Pulisic per poi andare su Leao. Non è successo". Ragionamenti fatti e soprattutto da fare, mentre il tempo stringe: il derby è alle porte e, tra i dubbi, c’è anche quello relativo a Maignan. Il portiere è uscito malconcio dalla partita di martedì sera, soprattutto a causa di uno scontro di gioco con Jota e Tomori: a terra, ha picchiato più volte il pugno sull’erba ed è uscito coprendosi il volto con le mani e con la maglietta. Si temeva una lesione, gli accertamenti di ieri mattina hanno scongiurato il pericolo. Fino a un certo punto: forte contusione alla coscia destra. Il francese rischia comunque di saltare la sfida di domenica sera. Sarebbe un’ulteriore magagna, vista l’assenza del vice Sportiello (infortunatosi in albergo durante la tournée estiva negli States). Col Liverpool è entrato il 19enne Lorenzo Torriani (buon impatto). Inghippo tra gli inghippi, insomma, in vista di un derby da ultima chiamata.

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