Milan-Genoa 3-3: rossoneri frenati dal "Grifone" nel silenzio di San Siro

Gli uomini di Pioli ribaltano l'1-2 di inizio ripresa, ma alla fine l'autorete di Thiaw fissa il risultato in parità

di MATTEO AIROLDI -
5 maggio 2024
Il gol di Giroud al Genoa (Ansa)

Il gol di Giroud al Genoa (Ansa)

Milano, 5 maggio 2024 – Nel clima surreale che ha avvolto oggi San Siro, il Milan di Stefano Pioli è stato fermato sul 3-3 da un Genoa a dir poco gagliardo e capace di passare in vantaggio dopo appena 5’ con il rigore causato dal fallo di Tomori su Vogliacco e trasformato da Retegui. Finiti immediatamente sotto nel punteggio, gli uomini di Pioli hanno cercato subito di reagire e al 13’ hanno colpito il palo con Pulisic ma in fase di non possesso hanno continuato a concedere troppi spazi ai rossoblù che hanno interpretato con grande personalità la prima mezz’ora di gioco. La vera e propria reazione milanista è arrivata solo nell’ultimo spicchio di primo tempo quando Florenzi con un colpo di testa vincente ha mandato tutti negli spogliatoi in parità. Un pari durato comunque lo spazio di pochi minuti, perché anche in avvio di ripresa ad avere il piglio migliore sono stati i liguri, capaci di rimettere la freccia del sorpasso al 48’ grazie all’incornata di Ekuban. Tutto da rifare per il Milan che non si è dato per vinto e tra il 72’ e il 75’ ha nuovamente ribaltato la situazione con le reti di Gabbia e Giroud, bravo a riscattare prontamente un precedente errore. Rimasti però senza i loro tifosi, che dopo aver a lungo scioperato restando in silenzio hanno lasciato gli spalti di San Siro, i rossoneri hanno però subito il colpo e Thiaw all’88’ ha fissato il risultato sul definitivo 3-3 con una sfortunata autorete.  

Le scelte di Pioli e Gilardino

Pur essendo costretto a fare i conti con ben sei indisponibili, mister Stefano Pioli punta ancora una volta sul 4-2-3-1 per schierare il suo Milan: in porta c’è Sportiello con Florenzi ad occupare la corsia difensiva di destra e a formare un pacchetto arretrato con Gabbia, Tomori e Theo Hernandez. Davanti alla difesa sono Bennacer e Reijnders a comporre la coppia con compiti di interdizione e impostazione, mentre l’assenza di Loftus-Cheek lascia spazio a Chukwueze, schierato sulla parte destra del terzetto sulla trequarti, al fianco di Pulisic e Leao e a supporto della punta Giroud. Nel Genoa mancano invece Gundmundsson, che non ha recuperato da un attacco febbrile, e Vitinha, messo ko da un problema in rifinitura, ma Gilardino – prossimo al rinnovo ed ex di giornata – non rinuncia al 3-5-2: Vogliacco, De Winter, e Vasquez sono i tre centrali di difesa a protezione del portiere Vasquez. Spence e Martin agiscono invece a tutta fascia sulle corsie laterali con Frendrup, Badelj e Thorsby a presidiare la mediana. Davanti, infine, è Ekuban a prendere il posto di Gundmundsson al fianco di Retegui.

Primo tempo

Approfittando del silenzio sugli spalti di San Siro – da cui provengono di fatto soltanto i cori di incitamento dei tifosi rossoblù vista la scelta di restare in silenzio di quelli rossoneri – il Genoa parte con grande intraprendenza e, dopo appena 5’ passa in vantaggio. Tomori interviene infatti con colpevole ritardo su Vogliacco e Prontera con grande decisione fischia un calcio di rigore che Retegui trasforma con una potente botta di destro su cui Sportiello non può intervenire. Colpito a freddo il Milan impiega qualche minuto per riordinare le idee e provare ad affacciarsi nella metà campo genoana, ma al 13’ arriva ad un passo dal pari con il destro a giro di Pulisic che colpisce il palo a Martinez battuto. È con i colpi e la velocità delle frecce esterne che i rossoneri provano via via ad alzare i giri del motore e a trovare qualche nella fase difensiva del Genoa. A loro volta, però, i rossoblù, quando hanno la palla tra i piedi, trovano ampi spazi nella retroguardia di un Milan troppo morbido, e al 29’ si portano ad un passo dal bis con il destro a rientrare di Frendrup, che si spegne di un soffio sul fondo. Per rivedere il Milan dalle parti di Martinez bisogna aspettare il 38’, quando Leao scippa un pallone sulla trequarti e parte in solitaria arrivando al tiro troppo debole dal centro dell’area. Il click scatta e il Milan si riaccende sfiorando il pari ancora con Pulisic, fermato dall’ottimo intervento di Martinez, che alza il pallone in corner e successivamente si supera intercettando sulla linea un velenoso colpo di testa di Theo Hernandez. Gli sforzi rossoneri vengono però premiati a pochi istanti dall’intervallo quando Florenzi insacca di testa un cross con il contagiri di Chukwueze e manda le squadre negli spogliatoi sull’1-1.

Secondo tempo

A dispetto di quanto fatto nello spicchio conclusivo di primo tempo, il Milan riparte – come già accaduto a inizio gara – con un approccio troppo soft, lascia eccessivi spazi in impostazione al Genoa e finisce per pagare dazio al 48’, quando Ekuban incorna di testa l’1-2 su traversone di Vogliacco, lasciato colpevolmente libero di crossare dalla difesa milanista. Seguendo un copione già visto, gli uomini hanno bisogno di essere colpiti nel vivo per reagire, ma al 52’ rialzano la testa e trovano il fondo della rete con Chukwueze, imbeccato in profondità da Gabbia: a salvare il Genoa interviene però il VAR che ravvisa la posizione di fuorigioco dell’esterno alto nigeriano. Con il passare dei minuti, i padroni di casa riescono ad alzare nuovamente i ritmi di gioco e al 64’ creano un’altra importante occasione con la progressione di Theo Hernandez che si fa più di 50 metri palla al piede ma poi calcia troppo debolmente all’indirizzo di Martinez. Tre minuti più tardi arriva anche la prima sostituzione di Pioli che inserisce Okafor al posto di un Rafa Leao che lascia il campo sotto i fischi di San Siro e si infila immediatamente nel tunnel degli spogliatoi.

L’impatto dell’esterno svizzero è decisamente più positivo di quello del portoghese, perché al 68’ l’ex Salisburgo si invola sulla corsia di destra e serve con un cross rasoterra Giroud che tutto solo a tu per tu con Martinez non inquadra inspiegabilmente la porta rossoblù. Bastano però appena 3’ ai padroni di casa per impattare nuovamente il risultato con il colpo di testa vincente di Gabbia su corner battuto da Florenzi che così, dopo il gol, si porta a casa anche un assist. Il pari ritrovato riaccende come una miccia il Milan che al 74’ completa la sua rimonta con il diagonale mancino di Giroud che si fa perdonare il precedente errore e, al volo su assistenza con il contagiri di Pulisic, insacca il 3-2. Trovato il vantaggio, Pioli completa le sostituzioni a sua disposizione inserendo Kalulu, Thiaw a Adlì e passando di fatto al modulo con la difesa a tre, mentre la Curva Sud decide di abbandonare il suo spicchio lasciando lo stadio di San Siro in un silenzio ancor più surreale. E proprio quando i rossoneri sembrano avviati verso il successo, arriva l’ultimo colpo di coda del match: lo sfortunato autogol di Thiaw che devia in rete il cross di Thorsby per il definitivo 3-3. Gli ultimi assalti dei rossoneri non portano infatti ulteriori dividendi. Il tabellino Milan (4-2-3-1): Sportiello; Florenzi (dall’80 Kalulu), Gabbia, Tomori, Hernandez; Bennacer (dall’80’ Adlì), Reijnders; Chukwueze (dall’80’ Thiaw), Pulisic, Leao (dal 67’ Okafor); Giroud. All. Pioli Genoa (3-5-2): Martinez; Vogliacco (dall’86’ Cittadini), De Winter, Vasquez; Spence, Frendrup, Badelj (dal 74’ Strootman), Thorsby, Martin (dal 74’ Haps); Ekuban (dall’86’ Papadopoulos), Retegui. All. Gilardino Marcatori: Retegui (5’ R.), Florenzi (45’), Ekuban (48’), Gabbia (72’), Giroud (75’), Thiaw (aut. 88’). Note – Ammonizioni: Reijnders, Vasquez.

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