Il derby del riscatto. Calabria e Sensi scalpitano Con un pensiero all’azzurro

Il capitano del Milan deluso per l’ennesima mancata convocazione in Nazionale . Il centrocampista dell’Inter ha ripreso a lavorare per conquistare la fiducia di Inzaghi.

di ILARIA CHECCHI -
8 settembre 2023
Calabria e Sensi scalpitano  Con un pensiero all’azzurro

Calabria e Sensi scalpitano Con un pensiero all’azzurro

di Ilaria Checchi

Quando l’azzurro non è nel tuo campo visivo e nel tuo presente, allora è meglio concentrarsi al massimo sui colori della tua maglia: Davide Calabria e Stefano Sensi sono accomunati dalla stessa distanza da Coverciano e da un percorso in Nazionale che si è interrotto per ragioni diverse. Con un derby all’orizzonte da preparare, dunque, il capitano del Milan e il centrocampista nerazzurro sono pronti a giocarsi le proprie carte al servizio di Pioli e Inzaghi. La sfida tra le due prime della classe rappresenta un banco di prova importante e se Calabria è praticamente certo di una maglia da titolare, Sensi è pronto a sfruttare la sosta per recuperare dal problema muscolare (ieri è tornato ad allenarsi con i compagni) e mettersi in mostra agli occhi del tecnico interista, per convincerlo a concedergli una seconda chance dopo un’estate vissuta con la valigia pronta. L’ex Monza ha dimostrato attaccamento al club e voglia di contribuire alla causa nerazzurra: escluso dalla lista Champions (è stato lui, infatti, a lasciare il posto al nuovo acquisto Klaassen), potrà concentrarsi sugli impegni in serie A per ripartire con l’entusiasmo mostrato nel precampionato. La concorrenza, lo sa bene, non manca ma sia nei test estivi che nella vittoriosa trasferta di Cagliari, Sensi ha dimostrato di essere all’altezza del resto del gruppo godendo della fiducia di Inzaghi, ed è pronto a lasciare il segno sulla stracittadina contando sul fatto che tanti compagni di reparto torneranno a ridosso del 16 settembre e potrebbero non garantire tutti i 90 minuti di match.

Discorso diverso per capitan Calabria: snobbato da Spalletti nelle sue prime convocazioni da ct, il difensore ha stupito tutti per il nuovo ruolo cucitogli addosso da Pioli nella trasferta capitolina dove ha giocato quasi da mezzala aggiunta, mandando in tilt il piano di marcature preventive di Mourinho. L’intelligenza tattica di cui è dotato la bandiera del Diavolo ha permesso al tecnico emiliano di schierare una squadra molto più votata all’attacco e dove verticalità e imprevedibilità rappresentano le linee guida del suo gioco. Quanto l’azzurro manchi a Calabria si può solo immaginare: se a Milanello è il leader, il ventiseienne bresciano conta con la maglia dell’Italia solo 7 presenze dal 2020 ad oggi. Pioli lo sta rendendo un calciatore sempre più completo sotto ogni punto di vista (non solo terzino, ma anche centrocampista in fase di impostazione) e chissà che l’evoluzione che sta vivendo gli permetta di vestire nuovamente i colori della Nazionale.

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