Il Diavolo vede rosso. Milan in 10 metà match,. Locatelli fa volare la Juve
L’ex rossonero firma l’1-0. Caos Thiaw: si fa espellere con un fallo da ultimo uomo. Inter di nuovo in fuga, ma adesso la Signora può sognare un aggancio alla vetta.

Milan in 10 metà match,. Locatelli fa volare la Juve
Rieccola la Signori Omicidi. Tornata più cattiva e spietata che mai. Abbaia ma non morde il Milan, colpito e affondato da una sassata dell’ex Locatelli (con deviazione di Krunic) in una partita dove l’agonismo ha prevalso sulla tecnica. Col veleno nella coda (anzi in mezzo), visto che il match è stato condizionato per oltre un tempo dalla contestatissima espulsione di Thiaw al 39’ (fallo da ultimo uomo su Kean). I rossoneri si fermano dopo quattro vittorie di fila e restano secondi ad un punto dall’Inter. Sale prepotentemente sul podio scudetto la Juventus (10 punti nelle ultime quattro gare), terza e a due lunghezze dalla vetta.
Grande classico italiano, sì, ma con i cerotti: otto gli indisponibili per Pioli, costretto a schierare in porta il 40enne Mirante. Molti gli assenti anche fra i bianconeri, a cominciare dagli squalificati Fagioli e Pogba. In panchina Chiesa e Vlahovic, il giovane Timothy Weah titolare a San Siro 24 anni dopo l’ultima partita di papà George in questo stadio.
Buon ritmo, parecchia imprecisione e rare conclusioni nella prima mezz’ora. Più possesso palla (sterile) dei rossoneri cui rispondevano Kean e Milik con rapide ripartenze. Juventus ordinatamente schierata tutta dietro la linea della palla nella fase difensiva, così il Milan provava ad avvicinarsi a Szczesny con le incursioni sulle fasce di Leao da una parte e Pulisic dall’altra, e quando il portoghese (13’) sfuggiva a Gatti confezionando un perfetto assist per Giroud, il polacco mostrava riflessi pronti. Nonostante la buona volontà di Reijnders, era più complicato attaccare per via centrale e superare la diga ospite. Anzi, quando i rossoneri perdevano palla, la Juventus schizzava in avanti e provava il tiro con Kostic e Rabiot. La svolta nel finale di tempo: Kean in contropiede (39’) sfuggiva a Thiaw che lo placcava platealmente. Per Mariani nessun dubbio, rosso diretto. In campo Kalulu al posto di Pulisic e altre scintille Gatti-Leao.
Più propositiva la Juve nella ripresa per sfruttare la superiorità numerica. Tanto fumo e poco arrosto però, così Allegri inseriva Cambiaso e Vlahovic (cui si appiccicava Kalulu). Pioli rispondeva con Jovic e Krunic (fuori Giroud e Adli) e proprio l’involontaria deviazione del bosniaco sul destro dalla distanza di Locatelli (18’) ingannava Mirante. Il Milan sembrava sparito dal campo dopo l’uscita del bomber francese e nel finale rischiava ancora su tiro di Vlahovic (bravo Mirante). Mercoledì c’è il Psg (a Parigi) per restare agganciati alla Champions. La Juventus può finalmente far festa dopo mesi di buio ed entra di diritto nella lotta scudetto. Anche se il nervosissimo Allegri (siparietto finale con l’arbitro dopo aver regalato il debutto a Dean Huijsen, centrale difensivo olandese 2005) continuerà a negarlo.
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