"Il razzismo mi fa arrabbiare». Tomori parla a 350 studenti: "Orgoglioso della mia squadra dopo la reazione per Maignan»

Mattinata speciale nell’Auditorium Tortora, organizzata da Fondazione Milan sul tema: “Tutti i colori dello sport“. Presente anche un altro rossonero, il centrocampista Pobega: "Grazie a Fikayo vediamo le cose diversamente".

di ALESSANDRO STELLA -
22 marzo 2024
Tomori parla a 350 studenti: "Orgoglioso della mia squadra dopo la reazione per Maignan"

Tomori parla a 350 studenti: "Orgoglioso della mia squadra dopo la reazione per Maignan"

"Sappiamo tutti che c’è un problema di razzismo nel calcio, dentro e fuori dal campo. Questa cosa mi fa arrabbiare, ma oggi possiamo parlarne dando consigli su come eliminarlo". Fikayo Tomori va dritto al punto davanti alle centinaia di giovani che lo ascoltano. Il difensore del Milan - nato in Canada da genitori nigeriani e cresciuto in Inghilterra - è stato protagonista dell’incontro “Tutti i colori dello sport“, organizzato dal club rossonero e da Città metropolitana di Milano in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale. Alla presenza di oltre 350 studenti dei centri di formazione professionale di Afol, oltre a Tomori sono intervenuti il centrocampista rossonero Tommaso Pobega e il Segretario Generale di Fondazione Milan, Rocco Giorgianni.

L’evento, moderato dal giornalista Pierluigi Pardo, si è concentrato sul rispetto per il tema della diversità di ogni genere, sulla possibilità di educare i giovani attraverso i valori sportivi e sulla battaglia contro ogni tipo di razzismo. "Organizzando questo tipo di iniziative insieme ai giovani, si può provare a eliminare il razzismo. In Inghilterra lo fanno già da tempo, è un bene che si faccia anche in Italia", ha proseguito Tomori. Discorso più ampio, invece, quello fatto da Pobega: "Abbiamo l’onore di indossare la maglia del Milan e la fortuna di avere un ampio seguito tra i ragazzi. E abbiamo quindi il dovere di mandare ai più piccoli solo messaggi positivi".

Nei giorni in cui il mondo del calcio è scosso dal caso Acerbi-Juan Jesus, l’incontro si è poi focalizzato sull’episodio che lo scorso gennaio ha visto protagonista il portiere rossonero Mike Maignan, oggetto di insulti razziali da parte di tifosi avversari durante Udinese-Milan. "In quel match ero infortunato, seguivo da casa e non capivo cosa stesse succedendo. Ma mi ha fatto molto piacere che tutta la squadra, la società e anche molti tifosi sui social abbiano dimostrato grande solidarietà a Mike. In quei momenti il supporto è fondamentale e dopo quell’episodio sono ancora più contento di giocare nel Milan", ha raccontato Tomori. Dello stesso avviso anche Pobega: "Mi sono sentito davvero orgoglioso di far parte di un gruppo che sostiene un compagno sotto ogni aspetto". Il numero 23 rossonero ha infine ricordato ai giovani presenti l’importanza dell’utilizzo dei social. "Questi strumenti fanno la differenza. Tutti hanno un telefono con cui scrivere ciò che vogliono, senza pensare che anche noi siamo essere umani. Se riceviamo certi messaggi stiamo male. I social possono avere funzioni positive ma vanno usati attentamente".

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