Insulti a Maignan Squalifica a vita per il tifoso

Ha offeso il portiere, identificato grazie alle telecamere: l’Udinese lo ha bandito dallo stadio. Cinque anni di Daspo nel resto d’Italia

di DORIANO RABOTTI -
23 gennaio 2024
Insulti a Maignan Squalifica a vita per il tifoso

Insulti a Maignan Squalifica a vita per il tifoso

Uno l’hanno identificato: l’uomo ripreso dalle telecamere di sicurezza non potrà entrare mai più in quello stadio dove si è messo in mostra urlando per dodici volte ’negro di m..’ al portiere del Milan Mike Maignan. Una specie di ergastolo del tifo, ma al bar non potrà neanche vantarsi di essere stato il primo: qualche mese fa la Juventus ha già dato il ’fine pena mai’ della sua curva a uno spettatore che aveva offeso Lukaku quando giocava nell’Inter.

L’uomo identificato a Udine è stato squalificato solo per 5 anni dal questore di Udine Alfredo D’Agostino (ma questo provvedimento vale per tutte le manifestazioni sportive, non solo per lo stadio friulano). È stato anche denunciato, si tratta di un 46enne della provincia friulana. Subito dopo l’Udinese ha mantenuto la promessa che aveva fatto prima dell’identificazione, alla quale ha collaborato mettendo a disposizione le trecento telecamere presenti al Bluenergy Stadium e ieri ha annunciato subito: "Il soggetto in questione sarà, a tempo indeterminato, bandito dal nostro stadio con effetto immediato". Il direttore generale Franco Collavino aveva già spiegato prima: "Siamo convinti che si tratti di non più di due o tre persone, ma non importa il numero: fosse anche uno soltanto, resta una cosa gravissima".

L’assunzione di responsabilità del club friulano si inserisce nel solco di una serie di prese di posizione durissime, a partire dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: "La sanzione sportiva è importante, ma non esaurisce il problema. È necessaria una riflessione con il ministro Abodi, per una ripresa in considerazione del tema. È giusto che i responsabili siano chiamati a rispondere personalmente".

Domenica la solidarietà al portiere del Milan era stata trasversale a tutti i club (bello il post dell’Inter, "siamo fratelli"), ieri la rabbia e lo sdegno hanno unito tutte le bandiere politiche. L’ex ct azzurro del volley, oggi deputato del Pd, Mauro Berruto, ha annunciato di voler proporre una legge per portare il Daspo a una durata di almeno 15 anni (oggi il massimo è 10): "Il Daspo oggi non lascia traccia sul casellario giudiziale, deve avere un impatto anche sul profilo del codice penale. Deve riguardare le manifestazioni di odio razziale, religioso, ed etnico-territoriale". E le sconfitte a tavolino invocate dal presidente della Fifa Infantino? "Il rischio è quello di dare un potere di ricatto verso le società sportive da parte di queste persone", dice Berruto, che almeno in questo va d’accordo con il ministro Andrea Abodi.

Dall’interno del mondo del calcio, il presidente della Lega di Serie A Lorenzo Casini ha fatto i complimenti a Maignan e anche all’arbitro Maresca per il comportamento tenuto, e ha annunciato: "Vogliamo cancellare il razzismo dagli stadi entro il 2030". Sei anni per farcela forse sono pochi, se è vero che le campagne per insegnare l’importanza dell’integrazione vanno avanti nelle scuole e sui media ormai da anni, e in giorni come questi viene legittimo dubitare dei loro risultati.

Ma intanto è uno slancio, come quelli di solidarietà che continuano ad abbracciare Maignan. Domenica una squadra di Terza categoria calabrese, il Nuova Ada, ha posato per la foto di squadra prima del match contro la Zungrese con il volto dei titolari coperto da una maschera di carta con il viso di Maignan. E il rivale che sabato era allo stadio, il portiere dell’Udinese Marco Silvestri, ha scritto al collega rossonero: "Caro Mike ti scrivo... Da collega, e soprattutto da essere umano. Ti sono vicino per quello che è successo. Non è la prima volta, ma tutti assieme dobbiamo fare in modo che sia l’ultima. Difendo la porta dell’Udinese da tre anni e mi sento di difendere anche questa città, questa società e questa tifoseria".

Stamattina il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, porterà in giunta la proposta di dare la cittadinanza onoraria a Maignan. Proposta che dovrà passare per il consiglio comunale lunedì prossimo: "Lì servirà anche il voto della minoranza del centrodestra".

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