Milan-Inter, Conceiçao: “Sento troppe bugie, dobbiamo ripartire dalle basi”
Derby domenica alle ore 18 a San Siro, il tecnico: rossonero “Avrei guadagnato dieci volte di più, se sono qui è perché ci credo anche se è il momento peggiore per un club come questo”

Sergio Conceiçao
Milano, 1 febbraio 2025 - “Sarà un derby diverso da quello che abbiamo vinto in Supercoppa. L'Inter la conosco dai tempi del Porto, Inzaghi e i suoi giocatori lavorano insieme da tempo e così è più facile. Ma hanno debolezze anche loro, come tutte le squadre al mondo”.
Parte così Sergio Conceiçao alla vigilia della sfida di domenica, a San Siro, alle ore 18. Ma è solo l'inizio di una conferenza che si accende alla svelta. Il mercato incombe: Santiago Gimenez in arrivo già oggi dal Feyenoord, Alvaro Morata in partenza per il Galatasaray. Il tecnico: “Di Gimenez non parlo, non è ufficiale. Su Morata: perché ci sia un matrimonio devono essere d'accordo la sposa, lo sposo e il prete. Qui è un po' così”. Altra stoccata, pur senza che il tecnico faccia riferimenti diretti, sulle voci che circolano in merito a giocatori scontenti della sua linea dura, oltre che sul mercato in uscita. “Leggo un sacco di bugie e ci creano ancora più difficoltà. Sono qui, sono diretto e frontale: se avete dubbi, dite. Ma per i giocatori è difficile, con tutte queste voci che girano. Se le bugie sono su chi vuole essere ceduto? Non parlo di questo, qui: sono cose che restano in spogliatoio. Non ne parlo nemmeno con i miei calciatori, a meno che non interferisca sul lavoro”.
Intanto Calabria ha trovato l'accordo con il Bologna, la trattativa per il prestito di Camarda al Monza sembra bloccata e, soprattutto, Tomori vorrebbe restare nonostante i 30 milioni circa offerti dal Tottenham ai rossoneri. Così, sull'inglese, il tecnico: “L'ho detto anche alla squadra. Una decina di giocatori con me sono andati in scadenza al Porto e si sono liberati, tipo Taremi, ma hanno giocato fino all'ultimo secondo della Coppa di Portogallo che abbiamo vinto”.
Sulla difesa anti Inter: “Thiaw si è allenato in gruppo per la prima volta. Non è al massimo, ma se servirà ci sarà. Anche Gabbia ha lavorato con la squadra: a Zagabria non l'ho sostituito per l'errore, ma per la contusione che ha subito al polpaccio sia chiaro. Walker è pronto”. Mancherà Fofana, squalificato: “Dicevate sempre che doveva riposare, adesso riposerà”. Impossibile sollecitare ancora l'allenatore sul mercato, da dove potrebbe arrivare anche Joao Felix, mentre l'alternativa a Tomori sembra Goglichidze dell'Empoli: “È la vigilia di un derby che tutto il mondo guarderà. A fine mercato ne parleremo. Ora dobbiamo lavorare: ognuno vuole la perfezione, qui dobbiamo partire dalla basi”. Ancora sul momento difficile: “Avrei potuto guadagnare dieci volte di più da altre parti, sono qui perché credo in questo club storico, sicuramente è il periodo peggiore per il Milan. Da questa consapevolezza dobbiamo ripartire”.
La chiosa: “Io sono qui da poco più di un mese e non è facile perchè io lavoro tanto sul campo, ma non c'è tempo. Lo sapevo, non è una scusa. A Riad si è visto cosa voglio a livello emotivo, il luccichio negli occhi che si ha da bambini quando si giocherebbe a calcio dalla mattina alla sera. Sul campo c'è ancora tanta distanza da quello che voglio. I giocatori per fare ciò che voglio, adesso, non li ho. Ma lavoreremo, cambieremo, miglioreremo. Del resto, peggio del primo tempo di Zagabria non si può fare.
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