Juventus-Milan 0-0: Pioli si rialza (a metà) e difende con le unghie il secondo posto

Forfait di Maignan nel riscaldamento, ma Sportiello salva il Diavolo insieme a Thiaw. Furlani: “Focalizzati sul finale di stagione. Basta voci su di noi”

di LUCA MIGNANI -
27 aprile 2024
Massimiliano Allegri e Stefano Pioli

Massimiliano Allegri e Stefano Pioli

Torino, 27 aprile 2024 – Il Milan rialza la testa dopo i tonfi contro Roma e Inter: secondo posto quasi blindato con la Juventus che resta a cinque punti di distanza a quattro giornate dalla fine del campionato. Pioli, con l'ombra di Lopetegui (sgradito ai tifosi che prima della partita hanno puntato il dito sulla proprietà) sempre sulle spalle, può abbozzare un sorriso anche perché la difesa non ha incassato gol (otto nelle ultime quattro).

Nulla di scontato: oltre alle assenze per squalifica di Theo Hernandez, Calabria e Tomori, si è aggiunta quella di Maignan per un risentimento al flessore accusato durante il riscaldamento. Sportiello, però, non ha fatto rimpiangere il francese. Anzi, è stato decisivo: nel primo tempo sventando le due conclusioni di Vlahovic, pericolosa soprattutto la seconda, una punizione resa beffarda anche dal rimbalzo del pallone. Nella ripresa volando sul lampo di Kostic e mettendo la faccia sul tap-in di Danilo, vanificato anche con l'aiuto del palo.

Tra le altre note positive, la prestazione monumentale di Thiaw: Vlahovic gli è scappato via una sola volta, poi il tedesco lo ha “massacrato” in ogni zona del campo, con tempismo, fisico e grandi scivolate. In più, un salvataggio sulla linea, in mischia dopo un tocco di Rabiot, in un finale da quasi assedio bianconero e con in campo i Primavera Bartesaghi e Zeroli.

“È un pareggio che ci soddisfa, la squadra ha messo in campo determinazione e spirito. La stagione non è andata come volevamo, questo è chiaro. Ma ora dobbiamo finire al secondo posto”, le parole di Pioli. Nel dopo partita è intervenuto anche l'ad Furlani, su presente e futuro: “Abbiamo un allenatore ed è Stefano Pioli. Siamo il Milan, vogliamo vincere, quest'anno non ci siamo riusciti. Siamo focalizzati sul finale di stagione - il commento a Dazn - e ci sono tante voci che ci danno un po' di fastidio. Lo hanno detto anche i calciatori, lo diciamo tutti: basta”.

Per finire a suon di vittorie, però, servirà un altro Milan dal punto di vista offensivo. Leao è stato braccato dalla mossa di Allegri: Cambiaso mezz'ala per raddoppiare sempre sul portoghese, controllato da Weah e con anche Gatti pronto a intervenire. Giroud è stato preso in consegna da Bremer che ha fatto copia-incolla delle gare di Smalling in Europa League: non lo ha fatto mai girare. E anche Pulisic e Reijnders non hanno mai inciso, con uno spunto o una giocata in grado di fare la differenza. 

Nella ripresa Allegri ha alzato il baricentro inserendo Chiesa come quinto. Mossa quasi da scacco matto. Pioli non ha potuto replicare granché, a parte i (tardivi) ingressi di Okafor e Chukwueze. Contro il Genoa non ci sarà Musah, squalificato e adattato terzino sinistro. Rientreranno comunque Theo Hernandez e Tomori oltre a Calabria. In avanti, però, servirà molto di più: 18-9 le conclusioni totali. I bianconeri hanno concluso il doppio. E, soprattutto, 7-0 il conteggio dei tiri in porta.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su