La società in difesa dell’allenatore. Dopo Ibra anche Furlani blinda Pioli: "Le voci sulla panchina ci annoiano. Siamo fortunati ad averlo. Per ora»

L’ad rossonero a tutto campo: "L’emergenza infortuni è finita e nelle ultime partite la squadra ha fatto bene. Giroud è un grande campione e sta giocando anche meglio degli ultimi anni. Zirkzee? È presto per parlarne".

di ILARIA CHECCHI
9 febbraio 2024

Dopo Ibra anche Furlani blinda Pioli: "Le voci sulla panchina ci annoiano. Siamo fortunati ad averlo. Per ora"

Tutto il resto è noia: in casa Milan le voci sulla futura panchina rossonera stanno stancando e, dopo le esternazioni di Stefano Pioli che si è detto annoiato e infastidito dai sussurri che vogliono Antonio Conte come suo successore, ci ha pensato anche l’ad di via Aldo Rossi a parlare di tedio riguardo il destino del tecnico emiliano. A margine della presentazione della quarta maglia del Milan, al debutto domenica sera a San Siro contro il Napoli, Giorgio Furlani ha messo il punto fermo sulla questione: "A febbraio anche a me annoiano tanto le voci sulla panchina del Milan. Pioli è il nostro allenatore, la società è con lui, l’ha ripetuto anche Ibrahimovic perché queste voci annoiano e infastidiscono. Siamo grati per quello che ha fatto fino ad adesso e per ora siamo fortunati ad averlo con noi".

Nei giorni scorsi, infatti, anche il senior advisor di RedBird si era schierato col tecnico parmigiano bollando come pettegolezzi le voci che vedevano Ibrahimovic come primo fautore dell’arrivo di Conte: "Pioli è il nostro allenatore e siamo contenti di lui". Se a giugno i fatti saranno coerenti con le recenti esternazioni è tutto da dimostrare ma, al momento, i vari Conte, Motta o Palladino restano in secondo piano. Stima ribadita da parte dell’ad milanista anche nei confronti di Ibra: "Come ho già detto più volte è un grandissimo valore aggiunto. È stato un campione in campo e lo è e lo sarà anche fuori. Siamo fortunati noi, come milanisti e come dirigenti ad averlo come nostro partner". Furlani ha poi fatto il punto sulle strategie di mercato che non cambieranno in estate considerata la nuova Champions: "Quando si arriverà a gennaio dell’anno prossimo valuteremo come muoverci. Siamo contenti che sia tornato Gabbia, abbiamo Kjaer, Simic ed altri ancora che stanno rientrando".

"Ho sempre detto – ha aggiunto – che non avremmo acquistato tanto per, gli elementi ci sono e l’emergenza è passata. Arriviamo da un periodo non facilissimo e siamo stati sfortunati per gli infortuni, ma le ultime partite sono andate bene. Ora dita incrociate e speriamo di finire la stagione bene". Su Zirkzee: "È un giocatore di un’altra squadra, troppo presto per parlarne". Su Giroud: "Un grande campione. È venuto con un contratto di due anni e ha fatto talmente bene che abbiamo deciso di continuare: quest’anno sta facendo anche meglio". Ora la testa è tutta sulla sfida ai campioni d’Italia in carica e al tabù da sfatare a San Siro, dove il Diavolo non vince contro i partenopei dalla stagione 2014/15: "Siamo in forma, ai nostri ragazzi piace decidere le partite all’ultimo e magari anche contro il Napoli potrebbe andare a finire così...".

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