Milan, casting allenatore: scatto Conceicao, resiste Fonseca

La squadra non vince da un mese, i tifosi protestano: società al lavoro per il futuro

di LUCA MIGNANI -
6 maggio 2024
Il tecnico Sergio Conceicao

Il tecnico Sergio Conceicao

Milano, 6 maggio 2024 – Il Milan delude in campo e fuori. Il 3-3 col Genoa allunga la striscia di sei partite senza vittorie (tre pareggi), nel silenzio della Curva che non ha cantato né esposto striscioni. “Il rumore del silenzio”, il messaggio esposto dall'inizio alla fine. Tra i nodi, soprattutto quello del futuro allenatore. Dopo la bocciatura di Lopetegui, sono giorni caldi per Conceicao, schizzato in pole.

Contatti intensi nell'ultimo periodo con il suo agente, Jorge Mendes. Conceicao aveva prolungato il contratto con il Porto fino al 2028, ma con una clausola che gli permette di liberarsi a determinate condizione. E la condizione potrebbe ben essere il cambio alla presidenza: Conceicao aveva rinnovato con Da Costa e lo aveva appoggiato alle elezioni, ma l'ormai ex presidente le ha perse e ora al comando c'è l'ex tecnico del Chelsea Villas Boas.

In questi giorni è previsto un incontro chiave tra allenatore e nuovo presidente che orienterà il futuro, ma la chance Milan scalda Conceicao che con il Porto, dal 2017, ha conquistato dieci titoli in patria, tra cui tre campionati. L'alternativa è sempre portoghese ed è in piedi da molto più tempo: Fonseca. L'allenatore del Lille, in corsa per un piazzamento Champions, ha il contratto in scadenza: la società ha proposto il rinnovo, sul tavolo anche un'offerta dall'Olympique Marsiglia.

Sullo sfondo altri nomi del casting: da van Bommel (Anversa) a Sarri. È tempo di decidere, anche perché ci sono scelte di mercato che incombono. Il nuovo centravanti (Zirkzee e Guirassy tra i preferiti al momento) ad esempio, o i rinnovi di elementi chiave come Maignan e Theo Hernandez. Leao è "blindato" fino al 2028 e ha una clausola rescissoria da circa 175 milioni.

Ieri, però, il portoghese è stato bocciato da Pioli a metà ripresa: "Non è nel suo momento migliore, anche a livello fisico. Avevo bisogno di un giocatore che stesse più in area, Okafor sotto questo aspetto è stato più efficace", le parole dell'allenatore.

Al suo cambio, sul 2-1 per il Genoa, si sono alzati parecchi fischi e il giocatore si è infilato nel tunnel degli spogliatoi senza fermarsi in panchina, dopo essere transitato camminando a testa bassa sotto Curva e tribuna. Intanto la società è al lavoro, incassa la presa di posizione dei tifosi, prepara il saluto e i doverosi ringraziamenti a Pioli (verso Napoli). Sono i giorni del Milan del futuro. E il centro della questione è in Portogallo.

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