MILAN

Pavlovic il nuovo muro rossonero. Morata apre la fabbrica dei gol. .

di LUCA MIGNANI -
14 agosto 2024
Milan

I tifosi rossoneri scaldano il clima con bandiere e fumogeni

"Dopo la rivoluzione dell’anno scorso, sarà un mercato più mirato". Furlani dixit. E, salvo sorprese, tanto è stato. L’erede di Giroud (49 reti nel triennio rossonero) è arrivato, dopo la telenovela Zirkzee. Profilo diverso, costi inferiori, maggior esperienza. Alvaro Morata, peraltro, si presenta con un curriculum da 21 gol stagionali in maglia Atletico e con l’Europeo conquistato da capitano della Spagna. Dovrà segnare e far segnare: Leao, in primis. Nel 4-2-3-1 di Fonseca, poi, occhio all’opzione Pulisic sulla tre quarti, accentramento che libererebbe spazio a Chukwueze.

L’obiettivo primario del nuovo tecnico portoghese però, dopo l’era Pioli, sarà difendere meglio: cerchio rosso sui 49 gol incassati solo in campionato (+27 rispetto all’Inter, +18 rispetto alla Juve, peggio anche di Fiorentina, Napoli, Torino, Genoa tra le altre). Tatticamente, Fonseca sta lavorando sulla compattezza: sui due centrali di centrocampo molto vicini, sulla squadra sempre corta anche quando pressa, ad esempio. Ad alzare il muro, poi, ci sarà un Pavlovic in più, con i suoi 194 centimetri di altezza: tradotto, una garanzia sulle palle alte. Ma anche, un marcatore vero e proprio capace di “francobollare” il diretto avversario. Ha scelto la maglia numero 31: la portò anche un certo Jaap Stam. I tifosi incrociano le dita. Sulla destra è arrivato, dopo un lungo corteggiamento, anche Emerson Royal.

L’arma in più resta la fascia sinistra: detto di Leao (15 reti e 14 assist l’anno scorso tra campionato e coppe), pesa la conferma di Theo Hernandez (4 gol e 11 passaggi vincenti). A vigilare sul tutto, la terza stella, anch’essa blindata fin da subito da Ibrahimovic: Maignan.

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