Milan in crisi: Fonseca critica l'arbitraggio e Pulisic preoccupa

Fonseca accusa l'arbitraggio dopo la sconfitta del Milan. Pulisic, fondamentale per la squadra, è in dubbio per infortunio.

di LUCA MIGNANI
8 dicembre 2024
Il tecnico del Milan Paulo Fonseca ha subito contro l’Atalanta il quarto ko in Serie A Con una partita da recuperare i rossoneri sono a dodici punti di distanza dalla vetta

Il tecnico del Milan Paulo Fonseca ha subito contro l’Atalanta il quarto ko in Serie A Con una partita da recuperare i rossoneri sono a dodici punti di distanza dalla vetta

Giù in classifica, su la voce. Zero punti, punto di non ritorno. L’equilibrio, insomma, va a farsi friggere per Fonseca. Ne aveva trovato uno, per il suo nuovo Milan. è saltato di nuovo.

Sul banco degli imputati però, per il tecnico, c’è soprattutto l’arbitraggio: "Abbiamo iniziato con un gol irregolare, chiaramente. Il modo in cui ha guidato la partita non è accettabile. Non ho mai parlato dei direttori di gara, ma tutti parlano, tutti. E questo è quello che succede. Basta, è una mancanza di rispetto per il Milan. Dal primo minuto ne ho avuto la percezione. Sappiamo cosa ha fatto qui al Var l’Udinese".

I friulani avevano protestato, in quell’occasione, per un rigore non dato e il direttore del settore tecnico arbitrale, Antonio Damato, aveva commentato: "È la dimostrazione che si possono commettere errori anche dietro il monitor".

"Avevo paura di lui – ha proseguito Fonseca riferendosi a La Penna – Tre punti in più per l’Atalanta, tre punti in meno per noi: arbitro determinante". Intanto la Procura valuta. E il Diavolo si lecca le ferite per una classifica che, seppur con una gara da recuperare, parla chiaro. E male. Tanto che: "Scudetto? Difficile", la versione aggiornata del Fonseca pensiero.

De Ketelaere, sul gol, la pensa diversamente. Ma anche Morata: "Non possiamo guardare l’arbitraggio o altro, non abbiamo meritato di vincere". Altri numeri, oltre a quelli della classifica, lo dicono. La Dea ha concluso quasi il triplo delle volte (17-6). Il quadruplo (8-2) nello specchio.

Fonseca vede soprattutto un lato della medaglia e la società, filtra, è compatta dalla sua parte. L’altro, nuovo e beffardo, porta a Pulisic: il vero equilibratore, connettore, fattore chiave, sembra essere soprattutto lui. Con “capitan America” un Milan. Senza, ossia quando è mancata "la connessione con l’attacco", un altro. E preoccupa la sua uscita anzi tempo: "Indurimento al polpaccio". Domani è in programma la risonanza magnetica: salterà la Stella Rossa mercoledì, è in forte dubbio per il Genoa domenica prossima.

È il capocannoniere (5 gol) e anche il miglior assist-man (altrettanti, insieme a Leao). I conti rischiano ancora di non tornare, senza di lui. Con un occhio anche alla panchina: Fonseca a Bergamo ha inserito solo tre giocatori: Loftus-Cheek (per forza), Abraham e Chukwueze (tardi). Bennacer ha ripreso ad allenarsi a Milanello, ma non basta. "Al mercato adesso non penso", la risposta di Fonseca. Nemmeno Leao. Al sondaggio dell’Arsenal, l’entourage del giocatore avrebbe risposto: "Concentrato sul Milan".

Per capitan Theo Hernandez, la questione è sempre più diversa. Nubi, su di lui. E, con il contratto in scadenza a giugno 2026, sarebbe finito nel mirino del nuovo Manchester United targato Ruben Amorin. Si vedrà. Intanto, martedì, la Champions: la risalita, qui, può ben continuare. In campionato, ora, è tutta un’altra storia.

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