Milan, la sfida a Conte vale doppio . Conceição: "Sono legato ai risultati"
A Napoli (20.45) il Diavolo affronta il candidato più forte per la futura guida tecnica. Ds, Paratici in pole

A Napoli (20.45) il Diavolo affronta il candidato più forte per la futura guida tecnica. Ds, Paratici in pole
Il futuro può, anzi deve attendere. Perché molto, anche se non tutto, passa da un presente che pesa e peserà. Il presente dice Napoli-Milan, questa sera dalle ore 20.45 al Maradona. Sergio Conceição e Antonio Conte lo sanno meglio di tutti. E la sanno lunga. Dunque presente e stop, nonostante ieri Fabio Paratici, sempre più in pole position per la futura direzione sportiva rossonera, sia stato avvistato a Milano, dopo un colloquio con l’agente di Roberto De Zerbi, come riferito da Qsvs.
C’è anche Conte, eccome, in cima ai desiderata del Diavolo, ma "non si parla di niente se non di finire il campionato. Tutto è ancora in ballo: dobbiamo essere feroci". Il collega portoghese, a distanza, è stato in totale linea: "Penso solo a lavorare". Linea comune che si ferma qui: le due squadre viaggiano su carrozze ben distinte, una a -3 dalla vetta e l’altra fuori da ogni competizione europea. "Loro sono stati costruiti per vincere lo scudetto. E si sono rinforzati a gennaio. Noi siamo dove nessuno immaginava all’inizio, nessuno. Se crediamo al primo posto? Certo, saremmo folli a non farlo", ha tenuto a precisare Conte.
Anche Conceição ha messo i classici puntini sulle i, dopo le recenti visite a Milanello prima di Giorgio Furlani con Geoffrey Moncada e poi, dopo tre settimane di assenza a causa (anche) di una brutta influenza, di Ibrahimovic: "Peccato che Zlatan non giocherà... Ma il clima è sano e non ho bisogno di rassicurazioni. Dipendo dai risultati, possiamo ancora raggiungerne e ho fiducia, altrimenti non sarei qui. Prima o poi ci separeremo, però non sono un bambino che ha bisogno del "ti voglio bene" da parte del papà". E nemmeno di paragoni: "Non mi sento il Conte portoghese, anche se trasmettiamo la stessa passione".
I reciproci complimenti, comunque, non sono mancati. Così come qualche dubbio: Napoli con Anguissa e Spinazzola affaticati (soprattutto l’italiano), mentre Neres è a disposizione, ma Raspadori resta favorito, in un 4-4-2 pronto a diventare 3-5-2. Milan senza Musah (squalificato) con la tentazione Loftus-Cheek (oppure Bondo) dall’inizio. Mercoledì, poi, c’è la semifinale di Coppa Italia d’andata contro l’Inter: "Ci penseremo più avanti". Ma nelle rotazioni potrebbero entrare Joao Felix, Gabbia e soprattutto Gimenez, rientrato dal Messico con una contusione alla caviglia e che comunque ha sempre lavorato in gruppo negli ultimi giorni.
Tutto pronto per il rush finale: nel giro di una settimana peraltro, dopo il big match di questa sera, altri scontri diretti, considerando che gli azzurri se la vedranno col Bologna e i rossoneri con la Fiorentina. Così, Napoli-Milan, rappresenta l’ennesimo bivio stagionale. Con i debiti distinguo, per entrambe.
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