Milan, manita benedetta. Pioli manca la rivoluzione,. Pulisic accende la goleada

Dopo il vantaggio firmato Bennacer il Diavolo fa meglio nella ripresa, a segno anche Leao e Reijnders. Doppietta per l’americano contro il Cagliari.

di LUCA MIGNANI -
12 maggio 2024
Pioli manca la rivoluzione,. Pulisic accende la goleada

Pioli manca la rivoluzione,. Pulisic accende la goleada

Uno schiaffo per mandare in archivio oltre un mese senza vittorie. Una cinquina ben assestata che significa Supercoppa Italiana. Il Milan difende l’argento: argento vivo, questa volta. Seppur, ancora, nel rumoroso silenzio della Curva ("Noi pretendiamo e meritiamo una società forte e vincente", il messaggio). Fa rumore la rivoluzione di Pioli, invece. Scelte pesanti, su tutte le esclusioni di Leao (che poi entra e rompe il digiuno) e Theo Hernandez: non succedeva da più di un anno. Questione di gamba: "Chi ha giocato di più ha dato tanto e non è nel momento migliore, chi ha giocato meno è sia fisicamente che mentalmente più libero. Col Genoa avevamo approcciato male, serviva più energia", la spiegazione del tecnico che, sulle spalle, ha sempre più sulle spalle il peso dei nomi di Conceicao e Fonseca.

I rossoneri inizialmente palleggiano, come a prendersi le misure. Ma è un rodaggio che si protrae: molto, troppo. Pulisic prima e Reijnders poi cercano di cambiare ritmo saltando l’uomo: due gocce d’acqua su un terreno sorprendentemente arido. La morale dei primi venti minuti, infatti, è: un tiro in porta, da fuori, di Florenzi. Per il resto, andamento lento: la palla gira, ma non canta. E Cagliari accetta volentieri: aspetta basso, a cinque. E progetta di ripartire con le folate di Luvumbo. L’energia che esigeva Pioli resta insomma decisamente nel territorio delle intenzioni: pochi movimenti ad attaccare la profondità, poche bollicine. Tanti tocchi, invece. Tanti passaggi, per poi ritornare indietro. Fino alla scucchiaiata di Reijnders che accende le giocate di Pulisic e Chukwueze, con quel grammo in più di decisione che basta per procurarsi un po’ di buona sorte nei rimpalli: palla sul piede di Bennacer che insacca con un tap-in morbido.

Dopo il tè, punizione finita per Leao che, dopo tre minuti, manda sulla traversa un’idea di Pulisic. Poi i due si scambiano i ruoli. Funziona: tacco di Musah ad accendere la folata del portoghese, tocco in profondità per il taglio dello statunitense che raddoppia bucando Scuffet. Niente discesa, però, perché il traversone di Zappa fotografa la retroguardia e Nandez, abbandonato da Musah, accorcia. Reijnders, allora, decide di uscire dalla monotonia di giocate non all’altezza del suo piede: destro perfetto nell’angolino. La traversa di Shomurodov non spaventa più di tanto. Leao torna a fare il Leao e rompe il digiuno volando sulla rasoiata spaziale di Bennacer. Pulisic chiude i conti. Che, finalmente e tardi, iniziano a tornare.

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