Milan, ora è tornato il sorriso. Loftus, Giroud e ancora Traorè. Pioli sa come scacciare gli incubi

I rossoneri consolidano il terzo posto con la vittoria a Empoli, la prima in trasferta dopo tre mesi. Anche Florenzi si infortuna, ma la squadra ha imparato a reagire mostrando un nuovo spirito.

di ILARIA CHECCHI -
8 gennaio 2024
Loftus, Giroud e ancora Traorè. Pioli sa come scacciare gli incubi

Loftus, Giroud e ancora Traorè. Pioli sa come scacciare gli incubi

Vincente e convincente: due parole che a cui Stefano Pioli teneva particolarmente alla vigilia della trasferta a Empoli e che la sua squadra ha recepito come un mantra. Il 3-0 confezionato contro i toscani di Andreazzoli, tenaci ma inconcludenti, permette al Diavolo di arrivare al giro di boa con un terzo posto consolidato, una continuità di prestazioni e risultati ritrovata e, soprattutto, con un rinnovato spirito di coesione mostrato da tutti gli elementi di una rosa che ha saputo rendere le difficoltà (i troppi infortuni, a cui si è aggiunto ieri quello di Florenzi) una nuova fonte di energia grazie all’infornata promettente dei giovani Under19 che stanno stupendo sempre di più: l’ultimo, in ordine cronologico, a prendersi la scena è stato il 2004 Chaka Traoré che, dopo la rete realizzata contro il Cagliari in Coppa Italia, ha chiuso una settimana magica trovando il suo primo gol in A che ha mandato in solaio un match mai in discussione, eccezion fatta per un calo mentale degli ospiti a inizio ripresa mal sfruttato da Cambiaghi e Cancellieri, permettendo al Milan di festeggiare un successo lontano da San Siro che mancava da tre mesi. "Il momento negativo è alle spalle, sono orgoglioso del gruppo che mi ha sempre dato grande disponibilità. Abbiamo buttato via dei punti, ma ora vogliamo tornare a giocare come sappiamo fare" l’analisi di Pioli.

Ad aprire le marcature dopo pochi giri d’orologio ci ha pensato Loftus-Cheek con un destro rasoterra, sfruttando l’assist perfetto di Leao dopo una galoppata di cinquanta metri ad annichilire la difesa di casa. "Ruben deve puntare non dico alla doppia cifra, ma deve stare dentro l’area, segnare anche di testa, andare nell’uno contro uno" lo spron del tecnico. Un’azione da manuale innescata da Reijnders che ha ricevuto gli apprezzamenti di Andreazzoli ("Mi sono complimentato con Pioli, è una soddisfazione vedere la qualità al servizio della squadra in questa maniera") il quale, dopo aver perso Ebuhei, ha incassato anche il raddoppio dagli undici metri firmato da Olivier Giroud. Decisione presa da La Penna dopo essere stato richiamato al Var per tocco di mano di Maleh sul tentativo in rovesciata di Loftus-Cheek: decimo gol stagionale in tutte le competizioni per il bomber francese (quattordicesima stagione di fila), ma una stanchezza palesata che lo farà stare in panchina contro la Dea in Coppa in favore di Jovic, rimasto ieri a riposo.

La nota stonata del pomeriggio milanista è arrivata dall’ennesimo stop muscolare accusato, stavolta, dal terzino ex Roma, uscito prima dell’intervallo a scopo precauzionale dopo aver avvertito una leggera fitta all’adduttore. La carta giocata da Pioli è stata quella del 2005 Jimenez che, come in Coppa, non ha deluso le attese. E Pioli ha potuto applaudire anche Chaka Traoré dopo che l’ivoriano ha preso il posto di un Leao andato spegnendosi sul tramonto del match e ha sfruttato appieno l’assist di Pulisic a chiudere un contropiede micidiale: rodaggi positivi quelli del recuperato Musah e del rientrato Gabbia.

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