Milan, Pioli contro il tabù Cioffi: "Adli è come un nuovo acquisto"
Diavolo a Udine (20.45) dove non vince dal 2020. Mercato caldo: "Serve un centrale, club al lavoro"
"A me piaceva molto giocare a nascondino e poi fare tana libera tutti". Stefano Pioli sa come schivare argomenti scottanti con ironia e così ha voluto commentare il tema "guardie e ladri" lanciato da Max Allegri: la parola d’ordine, invece, a Milanello resta solo una, ovvero "continuità", la stessa che andrà certificata questa sera al Bluenergy Stadium di Udine, dal quale il Diavolo non esce vincitore dal lontano 2020, grazie all’acuto decisivo di Zlatan Ibrahimovic, vero trascinatore dei rossoneri contro i friulani nelle ultime tre trasferte.
Il totem svedese questa volta sarà in tribuna ma il tecnico emiliano sa di poter contare sul suo undici migliore, lo stesso che ha convinto a San Siro contro la Roma domenica scorsa: "Conta solamente il presente e non cosa abbiamo fatto nelle gare precedenti con l’Udinese: non ci sono partite di provincia o di cartello ma sono solo sfide da tre punti". Nessuno sguardo al passato, dunque, ma solo la consapevolezza di ciò che si è sbagliato nel girone di andata per non ripetere gli errori e puntare dritto all’obiettivo, che oggi si chiama pass per la prossima Champions League. Per stanare i bianconeri Pioli potrà contare su un rinato Adli: "La sua testa non è cambiata, perché è sempre stato attento, partecipativo e professionale, molto convinto delle proprie qualità, ma variando qualche posizione in campo gli si sono aperte delle opportunità. Non ha ancora finito l’adattamento, ma le ultime prestazioni sono state di alto livello, quindi si può sicuramente considerare come un nuovo acquisto".
Parlando di mercato, poi, il tecnico ha confermato la necessità di trovare un difensore e, perché no, un centrocampista considerato l’infortunio di Pobega ("Fra dieci giorni abbiamo l’appuntamento con lo staff sanitario per capire la situazione degli infortunati") e l’assenza di Bennacer per la Coppa d’Africa, senza dimenticare l’addio di Krunic: "La società ci sta lavorando, serve un centrale completo, in grado di difendere e impostare, deve essere forte e solido, mentre a centrocampo, se ci sarà possibilità, si può far qualcosa, ma dipende dalle opportunità di mercato".
I riflettori saranno puntati su chi, al momento, sta dando un contributo prezioso nell’economia del gioco ma poco efficace sotto porta: "Leao tira poco? E’ più una questione di precisione, perché i tentativi ci sono stati. Siamo comunque il secondo miglior attacco, e quando lui non è incisivo comunque ci porta via avversari e crea spazi" la difesa dell’allenatore. Mentre il vento arabo sembra soffiare con insistenza dalle parti di Milanello (con il fondo Pif che potrebbe essere interessato a rilevare circa il 50% del club, ovvero quello pari al debito che RedBird ha stabilito con Elliott nel momento del passaggio di proprietà) sarà il gelo di Udine ad accogliere i rossoneri e un Pioli che contro Cioffi non ha mai vinto in carriera.
Le probabili formazioni.
UDINESE (3-5-1-1): Okoye; Ferreira, Perez, Kristiansen; Ebosele, Lovric, Walace, Samardzic, Kamara; Pereyra; Lucca. All. Cioffi.
MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Loftus-Cheek, Adli, Reijnders; Pulisic, Giroud, Leao. All. Pioli.
Arbitro: Maresca di Napoli.
TV: ore 20:45 Dazn e Sky.
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