Milan, sprint in seconda. Theo, Pulisic e Chukwueze. Pioli allontana la Signora

Verona non è fatale, stavolta i rossoneri sono spietati in attacco e consolidano la posizione alle spalle dell’Inter. Il francese esulta: ammonito ingiustamente.

di ILARIA CHECCHI -
18 marzo 2024
Theo, Pulisic e Chukwueze. Pioli allontana la Signora

Theo, Pulisic e Chukwueze. Pioli allontana la Signora

Terza vittoria consecutiva in campionato (la quinta se si considera anche l’Europa), secondo posto consolidato, 10 punti recuperati alla Juventus nelle ultime sei partite, 5.001 punti conquistati in serie A nella storia (terza squadra a riuscirci dopo Juventus e Inter) e 40 gol arrivati dal mercato estivo: i numeri con cui il Milan accoglie la sosta per le Nazionali sono più che soddisfacenti e il 3-1 con cui ha espugnato il Bentegodi trova come unica notizia negativa, oltre alla rete evitabile incassata da Noslin, la distorsione al ginocchio subita da Kalulu a fine primo tempo.

Per il resto, per Stefano Pioli ci sono solo pensieri positivi: da un Pulisic in stato di grazia, che con la rete realizzata ieri ha stabilito la sua miglior stagione in carriera (12 centri) considerando tutte le competizioni, a un Samuel Chukwueze che, finalmente, ha trovato la sua prima gioia sotto porta firmando il tris. "Aspettavo da tempo questo momento, aver segnato è molto importante per la mia fiducia. Questi mesi non sono stati facili: chi gioca nella mia posizione sta facendo benissimo e sta segnando e il mister non può metterlo in panchina" le parole del nigeriano riferite allo statunitense.

"Non tutti gli stranieri sono uguali, chi viene dalla Premier è già pronto in tutto, mentre altri hanno più bisogno di tempo. Chris per me è un giocatore di alto livello, Chukwu si sta ambientando, ma ha talento" le parole spese da Pioli sui suoi trascinatori. Ad aprire le danze di un match sempre tenuto in controllo dagli ospiti (Pulisic ha colpito anche una traversa) è stato un Theo straripante, ma che ha subìto un’ammonizione ingiusta che gli costerà l’assenza a Firenze in quanto diffidato. La classica esultanza del terzino, infatti, è stata fraintesa sia dal pubblico del Bentegodi che dal tecnico Baroni, a cui il francese ha replicato mimando un "parla parla": "Non era una protesta o una mancanza di rispetto, Theo non ha fatto niente: so solo che a livello di presenza nel gruppo non è mai stato così, neanche nell’anno dello Scudetto" la difesa dell’allenatore che ha deciso di affidarsi dal primo minuto come punta centrale a Okafor, bravo nell’approccio, nell’impegnare Montipò con una parata plastica sul suo destro al volo e a propiziare il bis di Pulisic.

A deludere, invece, oltre a un Loftus-Cheek apparso stanco, è stato Leao, troppo intermittente e sprecone sotto rete: "Imparerà anche questo: voleva fare gol, ma se l’avesse passata a Okafor aveva la porta spalancata. So che un attaccante vuole segnare, ma da lui ci si aspetta ancora più precisione in queste situazioni" la chiosa pioliana.

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