Milan, un mese con il nuovo Zlatan. Carica la squadra e plasma leader. Ma Ibra nella manica ha l’asso: l’idea Conte in panchina passa da lui

A dicembre ha rivestito il ruolo di senior advisor di Redbird e da allora è sempre stato vicino al gruppo. Ma gli ultimi giorni lo hanno visto in prima linea nelle manovre per la scelta del successore di Pioli.

di ILARIA CHECCHI -
1 febbraio 2024
Carica la squadra e plasma leader. Ma Ibra nella manica ha l’asso: l’idea Conte in panchina passa da lui

Carica la squadra e plasma leader. Ma Ibra nella manica ha l’asso: l’idea Conte in panchina passa da lui

È passato poco più di un mese dalla presa in carico ufficiale da parte di Zlatan Ibrahimovic del ruolo di senior advisor di RedBird. Lo scorso 20 dicembre, infatti, ha varcato i cancelli di Milanello per la prima volta nelle sue nuove vesti per assistere all’allenamento del gruppo insieme a Moncada e D’Ottavio. Una presenza a bordocampo divenuta, poi, costante senza dimenticare la sua funzione di intermediario tra il Diavolo e la realtà di Gerry Cardinale.

È stato Giroud a raccontare la terza avventura di Ibra in rossonero: "Ibra è il link tra RedBird e la squadra, ci connette con la proprietà senza sovrapporsi al lavoro di Pioli. È qui per aiutare, soprattutto sull’approccio mentale e le motivazioni. Parla con noi e ci aiuta. Dice: “Se vincete voi, vinco anche io“. Mi dà consigli e mi incoraggia sempre, mi parla prima e durante le partite, all’intervallo. Vuole che io prenda la parola, che aiuti i miei compagni. Zlatan sa che questo è un gruppo giovane che ha bisogno di esperienza, di giocatori che parlino e diano l’esempio. Mi vuole più leader". L’ex attaccante è visto come un punto di riferimento non solo dalle leve più giovani della rosa di Pioli ma anche dai veterani come il suo compagno di squadra francese ai tempi dello Scudetto, chiamato a raccogliere il testimone carismatico dal talento di Malmo.

Sempre presente anche a San Siro e in trasferta, Ibra sta già lavorando in stretto coordinamento con la proprietà rossonera e il management, rivestendo un ruolo attivo nelle operazioni sportive e commerciali. Ma gli ultimi giorni l’hanno visto particolarmente coinvolto nella scelta del possibile sostituto del tecnico emiliano sulla prossima panchina del Diavolo, con Zlatan identificato come il primo fautore dell’approdo di Antonio Conte a Milanello. L’ex ct della Nazionale, l’anno scorso impegnato in Inghilterra alla guida del Tottenham, sembrerebbe aver già accettato le condizioni proposte dal club di via Aldo Rossi avendo avuto diversi confronti diretti con lo svedese, il cui rapporto di stima reciproca è noto a tutti.

Se Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada sembrerebbero più orientati su nomi emergenti come quelli di Thiago Motta, Raffaele Palladino e Francesco Farioli, attualmente al Nizza, nei pensieri e nella visione a lungo termine sul Milan del futuro di Ibra (che avrebbe preso in carica, in prima persona, la delega per conto di RedBird sulla scelta del prossimo allenatore) il tecnico leccese ex Juve e Inter rappresenterebbe la scelta migliore. Se la trattativa con Conte dovesse effettivamente andare in porto, Zlatan metterebbe a segno un gol, metaforicamente parlando, da ricordare.

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