Missione Champions. Il quarto posto è a -6. Il Milan vuol provarci
La settimana della verità. La prima, quanto meno. Sul tavolo, il futuro del Milan. A tutti i livelli. La classifica,...

Sergio Conceiçao, allenatore del Milan, è subentrato durante la stagione a Paulo Fonseca vincendo la Supercoppa Italiana
La settimana della verità. La prima, quanto meno. Sul tavolo, il futuro del Milan. A tutti i livelli. La classifica, per ora, parla chiaro: fuori dall’Europa, -4 dal sesto posto della Lazio, -6 dal quarto del Bologna, con quest’ultimo ancora e comunque nel mirino. Sergio Conceiçao si gioca le (residue) speranze di tenersi la panchina. La settimana scorsa ha lavorato a ranghi ridotti, di fatto senza 12 giocatori impegnati con le rispettive nazionali maggiori, in questa li vedrà tornare alla spicciolata (l’ultimo sarà Chukwueze, impegnato domani con la sua Nigeria). Napoli e il Diego Armando Maradona segnati in rosso sull’agenda, domenica alle 20.45. Sarà il primo di cinque scontri diretti, ossia contro chi precede il Diavolo: poi Fiorentina e Atalanta a stretto giro di vite (nel mezzo l’Udinese), mentre Bologna e Roma saranno questioni da affrontare a maggio.
Scontri diretti, fin qui, a fare la differenza: in negativo. Il Milan, contro le prime 8 squadre in classifica, ha fin qui giocato 10 partite raccogliendo la miseria di 7 punti: 4 con l’Inter, 1 con Lazio, Juventus e Roma, nessuno con Atalanta, Bologna e Napoli. Conceiçao punta gioco forza alla terza vittoria di fila, dopo quelle con Lecce e Como: un tris di successi consecutivi in campionato manca da settembre (con Fonseca: Venezia, Inter, Lecce). L’ex Porto, pur senza i nazionali, ha avuto modo di lavorare a fondo con due giocatori che potrebbe rilanciare contro il Napoli: Loftus-Cheek e Fofana. Il primo è tornato dopo un lungo infortunio e gode della stima del tecnico: "Un mostro". Il secondo, titolarissimo nella precedente gestione, è partito dalla panchina nelle ultime due gare: "A volte i giocatori hanno bisogno di rifiatare". Lo ha fatto. L’inglese si candida così a sostituire lo squalificato Musah, il francese alla staffetta con Bondo nel nuovo 4-1-4-1 visto sia a Lecce che col Como. Un sistema di gioco che, fin qui, ha tagliato fuori dall’undici iniziale Joao Felix.
Conceiçao, con ogni probabilità, lo riproporrà di fronte a quel Conte che, insieme ad Allegri e alla lunga lista di allenatori italiani, viene accostato al Diavolo del futuro: "Dopo aver vinto la Supercoppa abbiamo pareggiato col Cagliari, da lì ogni giorno esce un nome nuovo. Ho scelto il Milan perché il mio obiettivo è vincere la Champions, ma sapevo che avrei incontrato diverse difficoltà", le recenti parole del portoghese. Si vedrà. Prima, un’altra scelta. Furlani, dopo il fruttuoso viaggio a Dubai durante il quale l’amministratore delegato ha incontrato vecchi e potenzialmente nuovi partner commerciali, è chiamato a tirare le fila del discorso direttore sportivo. Nelle ultime settimane Fabio Paratici sembra in pole, seguito da Igli Tare e Tony D’Amico. Anche se sorprese oltre confine non sono mai da escludere. Conceiçao, intanto, lavora per il quarto posto e la Coppa Italia: puntando ad essere (anche) lui, la sorpresa.
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