Piccoli Diavoli crescono. Da Traoré a Jimenez. Tanti baby rossoneri fanno felice il Milan
Negli ultimi mesi Pioli ha lanciato nella mischia ben sette giovani della Primavera. Anche nella sfida di Coppa Italia vinta col Cagliari le risposte sono state positive. "Questi ragazzi non saranno più considerati opzioni solo in casi di emergenza".
Il giovanissimo Milan schierato da Stefano Pioli contro il Cagliari ha “lanciato“ il Diavolo verso i quarti di finale di Coppa Italia ma, soprattutto, ha dato nuova linfa a un collettivo che sembrava potesse reggersi unicamente sulle qualità dei veterani come Giroud o Leao: l’azzardo, se così si può chiamare, di schierare titolari quattro Under 20 contro i sardi (diventati sei negli ultimi minuti di match con gli ingressi di Bartesaghi e del capitano della Primavera, Kevin Zeroli) ha premiato, dando la certezza di un futuro roseo con tanti giovani promettenti e pronti a ritagliarsi sempre più spazio tra i grandi. "Questi ragazzi non saranno più considerati delle opzioni solo in situazioni di emergenza. Il settore giovanile del Milan in questi anni ha lavorato bene. E poi hanno talento, altrimenti non sarebbero qui", le parole al miele spese dal tecnico rossonero dopo la vittoria contro i rossoblù.
A spiccare su tutti, per personalità, corsa e piedi educati, è stato senza dubbio Alex Jimenez: "Giornata da sogno per me, in cui ho esordito da titolare in questo grande club e in uno dei campi con più storia del calcio. Volevo ringraziare la società e l’allenatore per la fiducia riposta in me" le parole dello spagnolo arrivato in prestito dal Real Madrid. Il terzino classe 2005 ha garantito a sinistra una spinta costante mostrando una maturità inusuale ma a prendersi la scena è stato anche il neo diciannovenne Chaka Traoré, capace di arricchire la sua serata anche con il gol del 3-1 festeggiato dal compagno e fonte di ispirazione Rafa Leao che, una volta preso il posto dell’ivoriano in campo, lo ha letteralmente sollevato da terra per celebrare una serata magica che l’attaccante non si dimenticherà. "E’ un’emozione incredibile, volevo questo gol da tanto tempo, sono molto felice anche per la vittoria", ha commentato incredulo nella pancia di San Siro l’ivoriano (primo calciatore nato nel 2004 a giocare nel campionato italiano) che ha rinnovato a luglio con il club di via Aldo Rossi fino al 30 giugno 2028.
Dopo l’esordio con rete messa a segno contro il Monza, anche Simic ha trovato la sua prima maglia da titolare al fianco di Theo Hernandez riuscendo a contenere senza patemi Petagna: la sfortunata deviazione sulla rete di Azzi non ha macchiato una prestazione più che positiva che gli garantirà ulteriore spazio in rosa, considerate le lunghe degenze di Thiaw, Kalulu e Tomori. A completare lo scacchiere "super green" scelto da Pioli dal primo minuto ci ha pensato, infine, il classe 2004 Luka Romero, autore di una prova non particolarmente brillante: l’ex Lazio è partito contratto non riuscendo a trovare varchi invitanti da sfruttare ma ha comunque mostrato indubbie qualità tecniche e grande voglia di farsi vedere. Dopo la sfida contro la squadra di Ranieri sono, dunque, ben sette i giovani ad aver esordito in gare ufficiali da settembre a oggi, da Francesco Camarda, attaccante classe 2008 e più giovane debuttante della storia della Serie A (entrato nel match con la Fiorentina), passando per Davide Bartesaghi, terzino sinistro classe 2005 subentrato a Florenzi contro il Verona il 23 settembre, e chiudendo con il 2005 Zeroli, che ha esordito con il Sassuolo alla vigilia di Capodanno. L’ufficialità, giunta ieri pomeriggio, del rinnovo contrattuale del portiere classe 2004 Lapo Nava fino al 30 giugno 2027 è un ulteriore attestato di fiducia nel grande lavoro che il settore giovanile del Milan sta svolgendo.
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