Pioli in difesa nella sfida tra deluse: "Giorni duri, ma l’Inter è più forte"

Alle 18 la partita contro la Signora: "Sminuiti i nostri risultati, negli ultimi quattro anni non eravamo i migliori"

di LUCA MIGNANI -
27 aprile 2024
Pioli in difesa nella sfida tra deluse: "Giorni duri, ma l’Inter è più forte"

Pioli in difesa nella sfida tra deluse: "Giorni duri, ma l’Inter è più forte"

Orgoglio, riscatto, compattezza. Sono le tre parole chiave messe sul tavolo da Pioli. Tre come le partite che hanno cambiato definitivamente faccia alla stagione rossonera, con conseguenti titoli di coda sulla rincorsa dell’allenatore alla riconferma per l’anno prossimo. Conta il presente, il doveroso ritornello pubblico comune a giocatori, tecnico e società. Detto e ridetto, ribadito e ripetuto anche ieri nella conferenza di vigilia. Ma i giorni appena trascorsi, piombati come grandine a spazzare via il precedente e invitante raccolto fatto di sette vittorie consecutive tra campionato e coppa, pesano ancora ed eccome.

La parola fine sul sogno europeo scritta in grassetto dalla Roma, il sesto derby perso di fila e chiuso con l’Inter a festeggiare proprio in casa del Diavolo, non possono che essere ancora sulle spalle della squadra. E del tecnico: "Giorni delicati, difficili. Nei miei cinque anni qui ci sono stati momenti molto positivi o molto negativi, senza vie di mezzo. Questo è molto negativo, il più vicino e quindi il più doloroso. Darei tutto quello che ho per cambiare i risultati dei derby: ma non si può. Ora servono spalle larghe".

Le scarpe restano strette strette, invece. E almeno un paio di sassolini il tecnico se li tira via: "Da quattro anni l’Inter è la squadra più forte e ha vinto solo due scudetti. Noi non siamo mai stati i più forti e abbiamo sempre provato a lottare per le posizioni di vertice, a volte riuscendoci. Siamo arrivati in semifinale di Champions, ma il nostro percorso è stato sminuito proprio perché siamo stati eliminati da loro. L’anno scorso hanno chiuso a 18 punti dal Napoli, quest’anno sono arrivati primi: l’anno prossimo la stagione si azzererà ancora".

E poi: "Inzaghi ci ha fatto i complimenti? Più facile quando si vince".

Per il resto Pioli picchia forte sui tasti dell’unità di intenti: "Leao sarà capitano (viste le squalifiche di Calabria e Theo Hernandez oltre a Tomori), sta vivendo come tutti noi il dolore forte di perdere il derby e vedere i rivali festeggiare. Ibrahimovic c’è sempre per sostenerci e darci fiducia. Siamo uniti: non ci resta che reagire, dimostrando di saper superare anche questi momenti".

Pioli ci aveva provato con la difesa a tre schierata sia con la Roma che con l’Inter, seppur con variazioni su un obiettivo unico (e non centrato): la compattezza. Questo pomeriggio si torna con ogni probabilità a quattro, vista l’emergenza centrali amplificata dall’indisponibilità di Kjaer: mossa Musah terzino destro, a centrocampo più Adli che Bennacer ("Ismael non è ancora al top della condizione, Yacine è il giocatore più affidabile del reparto nella fase difensiva"). Jovic out per un affaticamento. Il secondo posto è rimasto l’ultimo obiettivo di queste ultime cinque giornate. La Juventus è a cinque punti di distanza. Il riscatto, pur di fronte a un futuro già segnato, nel segno dell’acclamato orgoglio, deve arrivare adesso.

Le probabili formazioni: Juventus (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Vlahovic, Chiesa. All. Allegri.

Milan (4-2-3-1): Maignan; Musah, Gabbia, Thiaw, Florenzi; Adli, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud. All. Pioli.

Arbitro: Mariani di Aprilia.

Tv e ora: ore 18, Dazn e Zona Dazn (canale 214 Sky), Allianz Stadium di Torino.

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