Pioli sotto accusa. Turnover esagerato: dagli errori di Thiaw al flop di Okafor e Jovic

Giornata di riflessione dopo il pesante ko di Monza. Numeri preoccupanti in difesa

di ILARIA CHECCHI -
20 febbraio 2024
Turnover esagerato: dagli errori di Thiaw al flop di Okafor e Jovic

Turnover esagerato: dagli errori di Thiaw al flop di Okafor e Jovic

Il ciclo di nove risultati utili consecutivi si è aperto e chiuso contro il Monza: se il 17 dicembre, infatti, il Diavolo passeggiò contro i brianzoli a San Siro (3-0), domenica sera il crollo verticale all’U-Power Stadium ha fatto ripiombare i rossoneri in uno stato di preoccupazione allarmante e Stefano Pioli è tornato sul banco degli imputati. Perdere una partita fa parte del gioco, ma la sconfitta con la compagine di Palladino, per come è maturata, è difficile da digerire per la piazza milanista, tornata a puntare il dito sulle scelte attuate dal tecnico. Forte del tris rifilato al Rennes in Coppa, era lecito pensare che l’ampia turnazione proposta domenica potesse essere fatta in Bretagna il prossimo giovedì anziché in campionato, dove l’occasione di superare la Juventus conquistando il secondo posto era assai ghiotta

Pioli, tornato già ieri a Milanello con il resto del gruppo per preparare il playoff di ritorno, con un occhio alla gara casalinga contro l’Atalanta di domenica, conta comunque sull’appoggio del gruppo, come confermato da Matteo Gabbia che nel post partita di Monza ha difeso anche i due principali "colpevoli" della debàcle, ovvero Thiaw e Jovic, parlando di sconfitta di gruppo e mai di errori di singoli.

I fatti, però, sono inconfutabili: il centrale tedesco, tanto atteso in questi tre mesi di assenza, ha dimostrato di essere ancora arrugginito, senza contare che l’ex Schalke ha commesso un fallo da rigore senza senso, arrivato pochi secondi dopo due errori da matita blu, partecipando in negativo anche al raddoppio di casa. Rischiarlo già dal primo minuto è stato un azzardo che non ha ripagato, così come affidarsi a un Okafor spettatore non pagante e a Jovic tanto nervoso quanto ingenuo nel cadere nella provocazione di Izzo.

I quattro gol incassati, poi, pesano sulla statistica della retroguardia rossonera, che non solo concede una media di 13.9 tiri a partita ai suoi avversari ma che incassa 1.24 gol ogni sfida di campionato. Trentuno reti subite in 25 giornate sono troppe per una formazione che punta ad avere un ruolo da protagonista in serie A e che conta di arrivare fino in fondo all’Europa League. E la scelta di Pioli di cambiare ben 5 giocatori rispetto al successo contro il Rennes resta poco giustificata: la richiesta fatta più volte dal tecnico di avere un difensore in più, forse, non era così insensata.

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