San Siro, bolgia amara. I tifosi tornano a cantare dall’inizio alla fine. Niente striscioni in curva

Tra gli ex Inter fischiato soprattutto Politano e non Lukaku. Il tecnico solo una volta. Applausi all’ingresso di Leao, pubblico da record stagionale: oltre 73mila presenze.

di LUCA MIGNANI
30 ottobre 2024

Non basta il record stagionale di presenze (73.507). Non basta il ritorno dei cori dopo due partite interne (Bruges e Udinese) senza canti se non negli ultimi dieci minuti. Il Milan perde e scivola a -11 dal Napoli, seppur con una gara da recuperare. E alla fine, nessun fischio in un atmosfera inevitabilmente raffredatasi. Non certo all’inizio in un pre partita comunque atipico. I circa 4mila tifosi del Napoli al terzo verde si fanno sentire (e al gol di Lukaku un fumogeno volerà giù al primo anello, creando disagi per diversi minuti a chi si trovava in zona). Nel resto dello stadio tornano gli striscioni rossoneri, eccezion fatta per il settore blu. "Continua il divieto di esposizione di alcuni striscioni dei gruppi della Sud. Per non far mancare il nostro sostegno ai ragazzi in una partita molto importante - il comunicato della Curva - abbiamo comunque deciso di tornare a tifare dal primo minuto". Stop allo sciopero, indetto anche in forma di sostegno all’Associazione italiana Milan clubs che "da una piccola dotazione di biglietti per le partite casalinghe, tagliandi a tariffa prelazione abbonati è passata a una drastica riduzione dei tagliandi e per di più a tariffa “vendita libera”, al pari di qualsiasi tifoso occasionale. Non siamo vacche da mungere”. Sulla questione è intervenuto, all’assemblea degli azionisti, Stefano Cocirio, direttore finanziario rossonero: "Non c’è stata nessuna riduzione di tagliandi destinati, sono gli stessi concordati tra noi e Aimc. Ci siamo incontrati settimana scorsa, stiamo discutendo insieme le tematiche messe sul tavolo da loro". Intanto, torna il tifo. A un quarto d’ora dall’inizio scatta il classico "noi non siamo napoletani". Decibel altissimi su "che confusione". E cori di incitamento, praticamente incessanti. Niente fischi per Conte e Lukaku, ex mancati qualche mese fa. Erano i tempi della petizione contro Lopetegui di fine aprile (“NOPEtegui“) che aveva raccolto più di 10mila firme ed era stata trasformata in “CONte“. Ibrahimovic aveva chiarito: "Abbiamo dei criteri, vogliamo un allenatore, non un manager". E Conte aveva risposto qualche giorno dopo: "Io mi considero un manager da un punto di vista tecnico, gestionale, nell’allenamento. Voglio avere voce in capitolo. Magari, da qualche altra parte, questo poteva dare fastidio...". Niente fischi. Nemmeno quando Lukaku segna il sesto gol in 13 partite contro il Diavolo. Quando però il tecnico salentino (insieme all’inseparabile Orali, ex Inter anch’egli) si alza dalla panchina per protestare, allora sì: fischi sonori. Come per Politano, in passato nerazzurro. Applausi convinti invece all’ingresso di Leao. Non basterà. Milan con un distacco da doppia cifra dalla vetta, a fine ottobre. Anche se con la sfida slittata del Dall’Ara da recuperare. il Bologna, peraltro, ha comuncato che "i biglietti acquistati rimarranno validi per la gara di recupero. Chi desiderasse il rimborso potrà richiederlo dall’1 al 15 novembre esclusivamente compilando questo form: shop.vivaticket.com/it/rimborsi. La richiesta dovrà essere effettuata indicando il sigillo fiscale del proprio biglietto (o il numero di fidelity su cui è caricato) e un iban valido a cui verrà bonificato l’importo totale. I rimborsi del costo del biglietto, ad eccezione delle commissioni di servizio, verranno effettuati indicativamente entro la prima settimana di dicembre".

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