San Siro, una notte da Dea. Koopmeiners spietato. Leao non basta al Diavolo
L’Atalanta sbanca Milano ed è in semifinale: il portoghese sblocca il match, l’olandese risponde subito e poi completa la festa dal dischetto. Ora la Fiorentina.
Il gelo di Milano non ha frenato gli oltre 64mila che ieri sera hanno scaldato San Siro incitando il Diavolo a conquistare il pass per le semifinali di Coppa Italia contro l’Atalanta: missione fallita, perché ad affrontare la Fiorentina sarà la Dea, vincente in rimonta per 2-1 grazie a un glaciale Koopmeiners. Con i tanti infortunati, gli assenti Bennacer e Chukwueze (impegnati in Coppa d’Africa) e la Roma all’orizzonte, le scelte di Pioli hanno portato al rientrato Gabbia e al giovane Jimenez, mentre Jovic ha sprecato la titolarità con una prestazione anonima.
Gasperini ha optato per la coppia Miranchuk-De Ketelaere e il 3-4-3 schierato dall’allenatore di casa non ha impensierito i bergamaschi, sempre ben messi in campo e compatti. La difesa ordinata degli ospiti non ha lasciato spiragli ai rossoneri che hanno offerto solo uno sterile possesso palla: la noia è stata spezzata oltre la mezz’ora di gioco, quando l’ex De Ketelaere, da ottima posizione, ha tentato una sponda invece che un tiro e sul pallone vagante si sono avventati Gabbia e De Roon. Ad avere la peggio l’ex Villareal, costretto a uscire lasciando il posto a Kjaer, seguito a ruota dal numero 15 neroblù, sostituito da Pasalic: il possibile penalty negato per l’intervento scoordinato di Reijnders su De Roon è costato l’espulsione di Gasperini, decisamente veemente nel protestare con Di Bello. Prima dell’intervallo il copione della partita ha regalato due colpi di scena: il primo con il vantaggio trovato da Leao (ancora a segno dopo il poker al Cagliari) su assist di Theo, il secondo, dopo nemmeno un minuto, con il rasoterra di Koopmeiners a sfruttare una difesa di casa fuori posizione.
Il numero 7 ha poi bissato dagli undici metri confezionando la rimonta ospite, dopo il fallo da rigore commesso da Jimenez su Miranchuk, e le contromosse di Pioli sono state Simic al posto di Calabria e il neo arrivato Terracciano per l’ex Real Madrid, alla sua prima apparizione a San Siro. Il Diavolo è apparso sulle ginocchia e incapace di reagire allo svantaggio se non con solitari acuti disinnescati da Carnesecchi, mentre Adli e Giroud non hanno invertito il trend come i sostituiti Reijnders e Loftus, entrambi deludenti. Una confusione tattica finale e la frenesia di pescare il pari hanno permesso a una Dea lucida e di cuore di espugnare San Siro mentre il Milan, dopo la Champions, vede sfumare un altro obiettivo stagionale.
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