Milan, Ibrahimovic: “Sottil e Bondo hanno qualità, corsa e prospettive”

Presentati i due nuovi giocatori. L'ex Fiorentina: “Adli mi ha chiesto di farlo sognare”. L'ex Monza: “Galliani ha detto che mi avrebbe ceduto solo ai rossoneri”

di LUCA MIGNANI
6 febbraio 2025
Riccardo Sottil, nuovo innesto del Milan

Riccardo Sottil, nuovo innesto del Milan

Milano, 6 febbraio 2025 - “Abbiamo cercato giocatori che già giocavano in Italia come Bondo e Sottil. Warren copre gli spazi, corre tanto, fa un lavoro sporco al quale non sempre viene dato credito, ma è fondamentale. È giovane e ha margine di crescita, così come Sottil”.

Così Zlatan Ibrahimovic nel presentare Bondo e Sottil. In attesa di Joao Felix che, comunque, si è già presentato da solo contro la Roma. Così Riccardo Sottil, 25 anni, prelevato dalla Fiorentina, 5 gol e 3 assist stagionali: “Essere qui è un sogno. Sono cresciuto col Milan, avevo un debole per Pato, Ronaldinho, Zlatan. Mi ha chiamato il mio agente Riso e non ho risposto. Mi ha scritto: richiama. Quando mi ha detto che mi voleva il Milan ho chiamato mio padre che già sapeva tutto: un sogno, con un po' di ansietta, ma è andata come speravo”.

E ancora: “Le aspettative? Vincere. Io mi metto a disposizione, ho scelto il numero 99 perché è il mio anno di nascita. Quando arrivi qui capisci perché il Milan è grande in tutto: si cura ogni dettaglio. Ho fatto più ruoli, Conceiçao mi ha chiesto come sto e ho risposto benissimo. Deciderà lui dove mettermi. Adli? Alla Fiorentina mi aveva già parlato del Milan, qualche giorno fa mi ha scritto: fammi sognare”. Infine: “So che dovrò anche difendere, so che devo ripagare la fiducia. Walker? Ha vinto tutto ed è ancora quello che arriva per primo in palestra. Che emozione debuttare entrando insieme a Joao Felix, Gimenez, Leao... Mi sono emozionato quando hanno annunciato il mio cognome”.

Presentato anche Warren Bondo: sarà a disposizione da settimana prossima, quando avrà smaltito un problema muscolare accusato a Monza. “Nesta mi aveva parlato dei grandi campioni che sono stati qui. Anche di Maldini, Seedorf... Galliani è stato come un padre e a Monza hanno fatto tanto per me. Dovevo arrivare qui già cinque anni fa, poi ho segnato proprio contro il Milan, poi anche quest'estate c'erano voci... Questa volta sono arrivato davvero”.

Sulle aspettative: “Qui bisogna vincere, a prescindere dalla competizione. Dobbiamo arrivare tra le prime quattro in campionato e conquistare trofei. Ho scelto il numero 38 perché l'avevo anche a Monza. Galliani mi ha detto che mi avrebbe lasciato andare solo per il Milan. In passato ho vissuto momenti difficili, sono arrivato in Italia da ragazzino: ma la mia famiglia mi aveva detto che prima o poi avrei firmato con il Milan” Sul suo ruolo: “Posso giocare in un centrocampo a due o a tre, l'ho fatto al Nancy in Francia e al Monza. Nesta mi ha parlato di Gattuso e Seedorf, mi ha detto che devo recuperare palla e andare avanti. Non è facile davanti a 80mila spettatori, ma sapeva che sarei arrivato qui e mi ha sempre detto: farai bene”

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