Sprint per la panchina. Il Milan sonda De Zerbi. Fonseca ancora in pole attende una chiamata

Sabato l’ultima con la Salernitana, la Curva Sud interromperà il silenzio

di LUCA MIGNANI -
21 maggio 2024
Il Milan sonda De Zerbi. Fonseca ancora in pole attende una chiamata

Il Milan sonda De Zerbi. Fonseca ancora in pole attende una chiamata

Ritorno al futuro. Nei giorni più caldi per la prossima panchina rossonera, torna un nome dal passato. Recente e non. Tradotto: Roberto De Zerbi. La separazione tra l’allenatore e il Brighton è arrivata a sorpresa: "Abbiamo deciso di comune accordo, in modo che sia io che il club possiamo continuare a lavorare nel modo che riteniamo più opportuno, seguendo le rispettive visioni", le parole del tecnico bresciano. Domenica, l’ultima partita, persa contro il Manchester United: "Lascio due anni di contratto, ma vivo per il calcio e per le mie idee. Non c’è nessuna offerta di qualche altra squadra dietro a questa scelta". Il Bayern Monaco, per voce del direttore sportivo Eberl, si è affrettato a chiarire: "Il prossimo allenatore sarà italiano? No". Questo perché De Zerbi piace e non solo in Germania: Premier e Liga, soprattutto. Ma anche in Italia. E ora che la clausola rescissoria, vicina ai 15 milioni, è saltata, tutto potrebbe cambiare. Proprio questa clausola aveva infatti rappresentato una sorta di stop per il Milan. E dopo l’addio al Brighton, portato per la prima volta in Europa grazie al sesto posto dell’anno scorso, ci sarebbe stato anche un sondaggio a titolo informativo.

Ex rossonero. De Zerbi non ha mai negato l’attaccamento al Milan. La sua carriera da calciatore parte proprio da qui. Dall’oratorio Mompiano di Brescia il salto nelle giovanili rossonere, dove arriva fino alla Primavera con il lusinghiero soprannome di "piccolo genio". Al contrario di Savicevic, non debutterà mai in prima squadra, ma il legame rimarrà. Tanto che in febbraio, in occasione dei sorteggi di Europa League, davanti all’ipotesi di affrontare il Diavolo, dice: "Uno dei miei obiettivi è tornare ad allenare in Italia, non so quando. Il Milan non è un club normale per me, sono cresciuto in rossonero. Sarò riconoscente per tutta la vita". Da allenatore è partito da una retrocessione, dalla Serie D all’Eccellenza, con il Darfo Boario. Poi la C a Foggia prima della massima serie con Palermo e Benevento. Il triennio a Sassuolo lo lancia (due ottavi posti). L’esperienza allo Shakhtar si apre con la vittoria in Supercoppa ucraina contro la Dinamo Kiev, ma si chiude con la sospensione del campionato (era primo) per la guerra con la Russia. Al Brighton centra la qualificazione in Europa League per la prima volta nella storia del club. Ora, la suggestione di un ritorno alle origini rossonere.

Fonseca in pole. Al primo posto, al momento, resta però Fonseca. Il portoghese ha chiuso domenica sera il campionato con un pareggio (2-2 col Nizza) che è costato al Lille l’accesso dalla porta principale alla Champions League: farà i preliminari. Il presidente del club francese, Letang, ha detto: "Ci troveremo a inizio settimana, tutto è possibile". L’ex Roma, però, aveva già preso tempo in precedenza sulle proposte di rinnovo, visto che è in scadenza. E la proposta triennale con ampi poteri del Marsiglia è rimasta, appunto, una proposta: l’Olympique non parteciperà alle coppe europee, peraltro. E Fonseca, settimana scorsa, aveva specificato di voler "progredire". Pur lasciando, pubblicamente, tutto aperto: "Devo valutare tante cose insieme al mio entourage, allo staff, alla famiglia. Deciderò a stagione conclusa". Ci siamo. Lui aspetta il Milan.

L’ultima di Pioli. Intanto Moncada, Furlani e Ibrahimovic devono trovarsi con Pioli: contratto fino al 2025, ingaggio da 8 milioni. Ipotesi buonuscita, l’incontro è previsto in questi giorni. L’allenatore piace a Napoli e Atalanta, tra le altre: "Non ho parlato con nessuna squadra, ho troppo rispetto per il Milan e i tifosi", ci ha tenuto a specificare. A proposito: sabato alle 20.45, in occasione dell’ultima partita di campionato con la Salernitana a San Siro, la Curva farà cessare il "rumore del silenzio". Verranno salutati Giroud (ufficializzato dal Los Angeles Fc fino al 2025) e Kjaer (addio già annunciato dal suo agente). E ai saluti ci sarà anche Pioli. Nel frattempo, la stretta su Fonseca. A meno di clamorose sorprese.

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