(S)punti di vista. In certe notti il dna rossonero non tradisce

Il Milan dimostra di essere una seria contendente per la vittoria in Europa League, con una prestazione convincente contro il Rennes. La squadra ha le potenzialità per arrivare lontano e vuole scrivere la storia in questa competizione. Non c'è tempo per festeggiare, il calendario è fitto di impegni.

di GIULIO -
16 febbraio 2024

Mola

Dalla notte di San Siro un avviso ai naviganti di lungo corso: il Milan non scherza, nel ristretto circolo delle pretendenti al successo in Europa League ci sono anche i rossoneri. E non solo perché è nel dna del club lottare per un trofeo continentale, soprattutto se non è ancora in bacheca; la squadra vista ieri sera ha tutte le potenzialità, tecniche e “ambientali” (che spettacolo i quasi 70mila sugli spalti col patron Cardinale) per arrivare sino in fondo. L’Europa League non è un ripiego e il Milan vuol scrivere la storia anche in questa competizione. La strada è lunga, vero, ma gli uomini di Pioli (riconfermatissimo anche dal presidente Scaroni e non solo dall’ad Furlani) hanno ricominciato con il giusto l’atteggiamento il percorso europeo interrotto a dicembre con la beffarda eliminazione dalla Champions. Molto convincente la prestazione di ieri sera, meritata la rotonda vittoria contro il Rennes, una squadra definita modesta da chi ha una conoscenza parziale del calcio internazionale. I francesi, trascinati da 10mila supporter, arrivavano da 8 successi consecutivi e hanno in rosa giocatori di talento, da Kalimuendo a Terrier. e poi Desiree Doue. Bourigeaud e Theate. Il fatto che siano stati ridimensionati è un merito dei rossoneri, bravi a comandare il match senza nulla rischiare e a gestire il vantaggio dopo la straordinaria doppietta di Loftus-Cheek. C’era da mostrare talento (che numeri Leao, gol compreso) ma pure da sporcarsi le mani in un match ruvido nella fase iniziale. Il Milan, completo e maturo, brillante e spietato, ha fatto tutto questo.Non c’è però tempo per festeggiare, il calendario non concede soste: tra campionato e doppio impegno in Europa League con il Rennes, bisogna giocare 6 partite in 19 giorni, una ogni tre più qualche ora a disposizione per recuperare le energie. In caso di auspicato passaggio del turno, da giovedì prossimo ricomincerebbe un altro tour de force con identica sequenza: in campo il giovedì e la domenica fra Europa League e rincorsa scudetto. Ci sarà da divertirsi.

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