(S)punti di vista. “Pioli is on fire“ contro i fantasmi di Motta e Conte
Il Milan inizia il 2024 con un inizio pirotecnico: tre vittorie consecutive in otto giorni, con una pioggia di gol, che rafforzano la terza posizione e stabilizzano la panchina di Pioli. Il sogno è Conte, l'obiettivo più concreto Motta.
Mola
Un inizio pirotecnico del 2024 se lo aspettavano in tanti al Milan. Ma non era affatto scontato. Dopo il botto di fine anno e i tre punti sudatissimi col Sassuolo, sono arrivati altri due successi in cinque giorni (fra coppa Italia e serie A) con una pioggia di gol (sette in due partite). Ieri la squadra di Stefano Pioli è tornata a vincere fuori casa in campionato dopo tre mesi, e questo è un bel segnale in vista di un impegnativo girone di ritorno, con un posto Champions da difendere e l’idea di far da guastafeste nella corsa scudetto.
Il 3-0 dei rossoneri nell’ultima partita del girone d’andata, non solo rafforza la terza posizione ma consente anche una doppia celebrazione: quella per il redivivo Leao finalmente decisivo con i suoi “strappi“, e quella per il secondo gol in meno di una settimana del diciannovenne Chaka Traoré (pupillo proprio del portoghese) che, dopo avere rotto il ghiaccio in Coppa Italia contro il Cagliari, ha bissato pure al Castellani in “chirurgico“ contropiede. Una gran bella soddisfazione anche per Pioli che punta sempre più convinto (e non solo per necessità) su un Milan giovane, scelta totalmente condivisa con la società.
Le tre vittorie di fila in otto giorni rilanciano i rossoneri ma stabilizzano la panchina del tecnico emiliano proprio nei giorni in cui a Milanello e dintorni svolazzano i fantasmi di possibili sostituti. Un passaggio di consegne che i beninformati danno per certo a fine stagione, a prescindere da quelli che saranno i risultati del campo. Il sogno è Antonio Conte, e non è un mistero. L’obiettivo più concreto pare invece Thiago Motta. Sono vari i motivi per cui quest’ultimo sembra essere il profilo perfetto: Zlatan Ibrahimovic lo conosce bene e lo stima (i due sono stati compagni di squadra al Psg), in più l’attuale allenatore del Bologna gioca col modulo per cui è stata costruita la squadra (difesa a quattro), ha feeling coi giovani e un ingaggio “sostenibile“ (percepisce circa 2 milioni). Mica un dettaglio. Ma per ora “Pioli is on fire“ si prende la sua rivincita. Meritata.
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