(S)punti di vista. Se leoni e gattini fanno arrabbiare il “boss“ Zlatan...

Zlatan Ibrahimovic torna in Italia con un atteggiamento dominante al Milan, sottolineando il suo ruolo di plenipotenziario di mercato. Tuttavia, la sua comunicazione e comportamento suscitano critiche e perplessità nell'ambiente.

di GIULIO -
19 settembre 2024
Se leoni e gattini fanno arrabbiare il “boss“ Zlatan...

Zlatan Ibrahimovic torna in Italia con un atteggiamento dominante al Milan, sottolineando il suo ruolo di plenipotenziario di mercato. Tuttavia, la sua comunicazione e comportamento suscitano critiche e perplessità nell'ambiente.

Mola

Piuttosto che preoccuparsi di una difesa colabrodo, della confusione tattica, della metamorfosi di Leao e delle scuse da porgere ai tifosi delusi e senza speranze già al tramonto dell’estate, il signor Zlatan Ibrahimovic (di ritorno in Italia dopo venti giorni di assenza e pronto a cambiare l’allenatore che aveva scelto) ha voluto ricordare “urbi et orbi“ (Boban compreso) che è lui il plenipotenziario di mercato del Milan ed è sempre lui “il boss“ al quale tutti obbediscono. Gonfiandosi il petto con il super-ego che deriva dalla dirompente personalità, pochi minuti prima del debutto in Champions aveva lanciato avvisi ai naviganti tutti da “decriptare“, perché ancora non è chiaro chi siano i “gattini“ citati dal leone Zlatan. Slogan incauto e fuori contesto (che destabilizza non poco l’ambiente) di un ex calciatore non presente nell’organigramma del club ma che, da consulente dell’azionista di maggioranza, si sente autorizzato a dire ciò che vuole (soprattutto in assenza di interlocutori) e quando vuole. Da sempre allergico alle critiche, il dirigente Ibrahimovic non ha ancora capito che il ruolo che ricopre è differente rispetto a quindici mesi fa e che l’approccio (con tutti, a cominciare dagli ex compagni di squadra che mal lo sopportano) deve essere differente. E che è normale farsi delle domande quando uno come lui resta a lungo lontano dalla squadra in un momento delicato. Senza rendersi conto che il gruppo non era pronto per la sfida con il Liverpool. I boss, anche quelli esagerati come lo svedese, hanno codici e modi (di fare e comunicare) ben diversi. Qualcuno lo spieghi al Dio Zlatan.

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