Milan-Udinese, Fonseca: “Ho parlato chiaro alla squadra e non guardo in faccia a nessuno”

Sabato rossoneri in campo alle 18 a San Siro, il tecnico è tornato sugli episodi del Franchi: "Chi sbaglia contro il gruppo con me ha vita difficile"

di LUCA MIGNANI
18 ottobre 2024
Fonseca (ANSA)

Paulo Fonseca (ANSA)

Milano, 18 ottobre 2024 - Il Milan torna in campo domani, sabato 19 ottobre, alle ore 18 a San Siro contro l'Udinese. Ma la conferenza stampa di Paulo Fonseca diventa un'occasione per riavvolgere il nastro. Tornando a Firenze, al ko prima della sosta, al "caso" rigori. Il tecnico non si è sottratto alle domande.

"Il primo giorno dopo la sosta è andato bene perché non ho visto quasi nessuno: erano praticamente tutti in nazionale. E dopo queste gare io non voglio vedere nessuno. La squadra in toto l'ho avuta solo ieri: abbiamo parlato molto di quello che è successo e per me è stato importante. Ho detto tutto quello che si deve dire in questi casi. Io non chiudo gli occhi davanti ai problemi: li affronto".

E ancora: "La mia leadership è nei fatti, non sono un attore, non faccio cose per farmi vedere. In spogloatoio parlo faccia a faccia con tutti, non me ne frega un c...o del nome del giocatore. Parlo frontalmente, direttamente, alla squadra e ai singoli che hanno sbagliato". e il pensiero corre immediatamente a Theo Hernandez (squalificato), Tomori e Abraham.

Il tecnico ha continuato: "Per me lo spirito di squadra viene prima di tutto. Nessun giocatore viene prima di questo. E quando si sbaglia nei confronti del gruppo bisogna prendersi le proprie responsabiltà. Quando si sbaglia su questo, con me diventa difficile". Tradotto: probabile panchina per Tomori e Abraham.

Tra i rossoneri tornano a disposizione Loftus-Cheek e Chukwueze dopo i rispettivi problemi muscolari. Idem per Jovic, mentre Calabria è ancora ai box. Tra i convocati, anche Liberali: "Ha un grande futuro, ma deve fare il suo percorso", le parole di Fonseca.

Inizia un tour de force da 7 partite in 23 giorni: momento chiave? "Lo sono tutti quando sei al Milan. A partire dalla partita con l'Udinese. Come con la Fiorentina, più che questione di tattica e di posizioni, sarà una questione di corsa e duelli. La mia squadra sta vivendo un grande cambiamento. Ci vorrà più tempo del previsto, ma resto fiducioso".

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