Modena, si presenta il nuovo ds Catellani:“Prima di tutto centrare la salvezza”

L’ex attaccante e il nuovo incarico: “Ringrazio Vaira, mi ha voluto lui . Ora ritroviamo coesione. Troppi contratti? Situazione non preoccupante”. Gli obiettivi: “Valorizzeremo il patrimonio giovanile che abbiamo ed individueremo ragazzi da fuori”

di ALESSANDRO TRONCONE
24 maggio 2024
Andrea Catellani, 35 anni, è il nuovo ds del Modena (fotofiocchi)

Andrea Catellani, 35 anni, è il nuovo ds del Modena (fotofiocchi)

Andrea Catellani, 35 anni, tuttavia, non ha mostrato alcuna timidezza nel raccontare la sua visione, anzi. Ha messo in chiaro fin da subito quale sarà la priorità sul campo, ovvero mantenere la categoria. Poi, ha spiegato cosa sarà fatto sul mercato e in che modo, ripartendo dalla base lasciata dal lavoro triennale di Davide Vaira, ringraziato ad inizio presentazione: “Mi ha aiutato tanto dal mio arrivo, lui stesso mi aveva voluto e un briciolo di dispiacere lo provo ma so che sarà ugualmente contento di sapere che ho raccolto la sua eredità – ha raccontato –, per me è una grande opportunità, mi sento carico. Ho affrontato diverse sfide da quando ho smesso di giocare, questa è la più affascinante e percepisco da parte di tutti la fiducia che serve. Il primo pensiero che ho avuto è stato immediatamente rivolto alle sorti del settore giovanile, nell’ultimo anno abbiamo fatto tanto per crescere e abbiamo tanti progetti in essere. Dovremo tutelare il processo messo in piedi, non sarei coerente coi miei valori se non pensassi che costruire un vivaio sempre più forte sia una delle priorità. L’idea è di avere un vero e proprio responsabile autonomo, che abbia esperienza. Appena si è saputo della mia promozione, tante persone si sono proposte per venire a lavorare a Modena. Da direttore sportivo, invece, vorrei tutelare quanto fatto dalla gestione Vaira e sono state fatte tante cose ottime, ora porterò le mie idee”. In questi giorni è iniziato, naturalmente, il dialogo con Bisoli: “Non è mai stato in discussione – ha continuato – tutte le notizie su possibili contatti con altri allenatori erano false. Stiamo programmando, c’è sintonia, è nato un grande feeling naturale. Abbiamo le idee chiare, conoscere a pieno le necessità dell’allenatore è una fortuna. Se ho Bisoli e gli compro i giocatori sbagliati, non farei bene il mio mestiere. Noi abbiamo bisogno di ritrovare coesione tra tutte le componenti dell’ambiente”.

Gli obiettivi 

A proposito di entusiasmo da ritrovare, giusto gettare un occhio anche agli obiettivi futuri e alla costruzione della rosa: “L’obiettivo primario deve essere consolidare la categoria e ottenere la serenità il prima possibile. Quando avremo raggiunto quello, sono certo che la società non si farà trovare impreparata. Poi proveremo a prenderci altro. La squadra ci farà divertire e non parlo di calcio spettacolo ma di spirito, dominare l’avversario a livello fisico, con la mentalità giusta, caratteristiche che rappresentano il nostro allenatore. Troppi contratti? La situazione non è particolarmente preoccupante. I giocatori che potrebbero non far parte del progetto, sono tutti appetibili sul mercato e non hanno stipendi proibitivi, le uscite non saranno un problema. Ma siamo solo a maggio, ci faremo trovare pronti e bisogna avere pazienza, non voglio chiudere subito trattative. E valorizzeremo il patrimonio giovanile, oltre ad individuare ragazzi da fuori. In ritiro partiranno con noi diversi ragazzi della Primavera”.

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