Lazio: sottovalutato lo spirito combattivo del Monza, pareggio giusto al Brianteo

L'analisi della sfida dell'U-Power Stadium

di FILIPPO MONETTI -
5 maggio 2024
Ciro Immobile è andato in gol contro il Monza

Ciro Immobile è andato in gol contro il Monza

Monza, 5 maggio 2024 - Un'occasione pesante persa, una chance gettata al vento e forse la consapevolezza di aver perso definitivamente la speranza, nonostante l'aritmetica ancora non condanni nessuno. La Lazio esce triste e affranta, come fosse stata una sconfitta, dall'ex Brianteo di Monza, dopo il pareggio per 2-2 rimediato nella giornata di ieri. La squadra di Tudor gioca bene, fa male e rivede alcune delle sue bandiere battere colpi, come ad esempio testimonia il gol di Immobile, ma in casa biancoceleste non si è fatto i conti con la voglia e lo spirito combattivo di Djuric e compagni. Non è un caso infatti che dalle parte di Formello, oggi priva della prima squadra a causa del riposo concesso dal tecnico, si respiri un'aria pesante di tristezza mista a delusione. La sensazione infatti è che la Champions sia definitivamente scivolata di mano: troppi gli errori delle rivali necessari, misti ai successi laziali, per definire l'obiettivo ancora a portata di mano.

Una delusione che si moltiplica, se si pensa che Tudor la partita l'aveva impostata davvero bene. Immobile, al rientro da titolare, ci mette subito lo zampino spingendo in porta la respinta eccezionale di Di Gregorio sul destro da fuori di Kamada. Luis Alberto e Felipe Anderson inventano, mentre Hysaj in difesa regge bene la linea al fianco dei compagni. Il vantaggio arrivato però dopo appena 10 minuti sembra far subentrare forse un pizzico di presunzione tra le fila laziali. Il tecnico infatti chiede di abbassare leggermente la linea di pressione, ma sul primo uno contro uno, la squadra laziale sembra perdere di mordente: i capitolini cedono il passo e la squadra di casa diventa poco a poco padrona del campo. Questo regala tante occasioni da gol, per fortuna dei biancocelesti non sfruttate, almeno nel primo tempo.

Le tante sofferenze nella seconda parte di prima frazione, fanno immaginare a un cambio di atteggiamento da parte degli ospiti, d'altronde il cambio di Zaccagni al 30' aveva l'impressione di voler chiedere proprio una sveglia mentale ai ragazzi in maglia biancoceleste, ma questo non è successo. Al contrario, la sostituzione ha indispettito non poco l'esterno, mentre in campo il copione non è cambiato, al contrario, i biancorossi sono entrati sempre più nel ritmo del gioco, costringendo Mandas a interventi sempre più complicati, fino alla capitolazione del portiere greco al 72', quando dopo una parata super sul colpo di testa di Pessina, Djuric è il più veloce ad avventarsi sul pallone vagante, trasformandolo nella rete dell'1-1. 

La Lazio prova a reagire, con poco successo, ma viene graziata da un erroraccio di Donati in fase di costruzione. Il terzino infatti dopo aver iniziato con un eccellente cross l'azione del pari brianzolo, sbaglia il retropassaggio, lasciandolo a metà tra Akpa Akpro e Di Gregorio, ne approfitta Vecino, bravo a inserirsi e in seconda battuta a freddare il portiere avversario. Tutto risolto all'apparenza: gli dei del calcio hanno graziato la Lazio con tre punti di vitale importanza nella lotta Champions League, ma invece non è così. Lo spirito combattivo del Monza non è domo nemmeno dopo il regalo del nuovo vantaggio ospite. Spinti dai tifosi di casa i lombardi continuano a premere sull'acceleratore dopo aver testato nuovamente i riflessi di Mandas, al primo minuto di recupero, Djuric colpisce al volo e di testa la mette laddove il greco estremo difensore laziale non può arrivare. Un pareggio gelante per Tudor e i suoi ragazzi, ormai convinti di aver ottenuto i tre punti nella trasferta dell'U-Power Stadium.

Il pareggio lascia così la Lazio solo al settimo posto, fallito il sorpasso momentaneo ai danni dell'Atalanta, con i cugini della Roma ancora lontani a 3 lunghezze di distanza. Un gap tanto piccolo quanto ormai potenzialmente incolmabile. Tutto il destino di questa corsa al quinto posto ora è in mano dei cugini in giallorosso, i quali vantano il vantaggio non solo del margine attuale in classifica, ma anche la chance dello scontro diretto con l'Atalanta per chiudere di fatto le velleità di Champions League sia dei biancocelesti, sia degli orobici. 

I numeri della partita

La delusione del pareggio colpisce ancora più a fondo, se si pensa che la Lazio aveva il potenziale per mettere subito in ghiaccio la sfida, ma scegliendo un atteggiamento più passivo scopre il fianco alla reazione dei padroni di casa. I biancocelesti infatti subiscono molto sotto il punto di vista del possesso palla, perdendo la sfida contro il Monza con il 41% dei capitolini contro il 59% dei padroni di casa. Un dato da cui derivano i soli 334 passaggi riusciti dei biancocelesti, completati con una precisione dell'85%; contro i ben 504 fraseggi completati dai padroni di casa, con un tasso di conversione del 90%.

Non solo questo, anche in fase realizzativa il Monza ha un leggero vantaggio sia in termini quantitativi, sia qualitativi, nei confronti dei capitolini. La squadra di casa tira la bellezza di 17 volte, centrando lo specchio di Mandas in ben 7 occasioni, mentre i biancocelesti si fermano a quota 9 conclusioni complessive, di cui 5 nello specchio della porta di Di Gregorio. Il numero degli expected goals a fine partita sorride ai biancorossi e anzi pende più verso un successo brianzolo, piuttosto che per il pareggio, nel complesso giusto per quanto espresso in campo da entrambe le formazioni in campo. Il Mona combina per un totale di 2,08 xG contro i soli 1,57 xG della Lazio.

Altri numeri del match vedono una Lazio molto nervosa fin dalle primissime battute, commettendo più falli: un totale di 13 contro i soli 8 commessi dai padroni di casa, in una sfida che dal punto di vista numerico non ha visto molte interruzioni da parte del direttore di gara Pairetto, il quale però non si risparmia dal punto di vista dei cartellini. In totale sono addirittura 8 i gialli estratti dal direttore di gara, di cui 7 verso giocatori laziali, a raccontare il grande nervosismo dei ragazzi di Tudor. Nel complesso inoltre la Lazio corre di più (121 km contro 115 km) e perde meno palloni (4 contro 7), ma recupera meno palloni (36 contro 45) e perde più contrasti con i rivali (43 contro 35). 

Continua a leggere tutte le notizie di sport su