I gioielli di Palladino. Vignato, Colpani e Colombo. Monza spinge i giovani

Domani altro impegno all’ora di pranzo: i brianzoli sono attesi dal Verona. Per questa sfida delicata serve una prova di maturità del reparto offensivo. .

di MICHAEL CUOMO
4 novembre 2023

Vignato, Colpani e Colombo. Monza spinge i giovani

Il Monza all’ora di pranzo è ormai tradizione della domenica. Un piatto garanzia di spettacolo, nell’orario più indigesto della programmazione diventato ormai routine per i brianzoli: a Verona sarà il terzo impegno stagionale giocato alle 12.30, da qui a dopo l’Epifania saranno addirittura 5. Contando l’unico impegno dello scorso anno, a Udine, i precedenti si dividono equamente. Una vittoria per 3-0 contro la Salernitana in questo campionato, il 2-2 rocambolesco in Friuli nella passata stagione e l’1-0 della Roma di qualche settimana fa.

Due caratteristiche accomunano però i passi falsi: contro l’Udinese un rigore discutibile nel recupero e contro i giallorossi un gol subìto tra mille polemiche, anche qui sul gong. Niente di così negativo, insomma, da essere ricordato male. Anzi. Gli ingredienti per fare di quello di domani un pasto da ricordare ci sono tutti, soprattutto nel reparto offensivo. Samuele Vignato, ultimo gioiello uscito dalla raffineria Palladino, torna in quello che era stato lo stadio di casa, ma con la maglia del Chievo: del Monza è la sorpresa delle ultime settimane e punta a confermarsi in coppia con Colpani, che sorpresa, invece, non è più.

Un solo dato basta per confermarlo: solo Jude Bellingham - sì, lui, l’extraterrestre del Real Madrid - ha realizzato più reti da centrocampista nei maggiori cinque campionati europei. Una specialità fatta sua, che dovrebbe appartenere a chi con la maglia numero 9 è deputato a trascinare la squadra a suon di gol. Lorenzo Colombo, invece, è al momento fermo a uno: quello bellissimo segnato sul campo del Sassuolo, dove ha messo dentro tutto per dimostrare le sue qualità, a cui manca solo trovare continuità. Contrasto aereo, velocità, dribbling e freddezza. Tutto in un unica immagine, che resterà nel film della stagione ma che non può restare a lungo un frame isolato. Verona, anche per lui, può essere la volta buona per ritrovare la via dell’esultanza: di fronte avrà Marco Baroni, che conosce ogni modo per contenerlo avendolo allenato l’anno scorso in Salento. Ma in fondo saprà anche lui cosa chiede il suo ex tecnico ai difensori. Il compito sarà quindi trovare la strada giusta, e indicare al suo Monza la strada per la vittoria.

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