Monza-Torino: Colpani riacciuffa Ilic, poi i brianzoli rischiano di vincerla
In una partita ricca di occasioni biancorossi e granata si dividono la posta: abbraccio fra i due tecnici Palladino e Juric, grandi amici con trascorsi comuni
Monza, 11 novembre 2023 – Monza e Torino era Raffaele contro Ivan: ex compagni, poi uno allievo dell'altro, quindi per la prima volta avversari con in palio i tre punti. Vanno a casa dividendosi la posta: un punto ciascuno che non scontenta nessuno - o forse entrambi - ma che legittima la bontà del lavoro e delle idee. Il clima è rigido, ma Palladino resta in giacca per trascinare i suoi.
Anche perché alle assenze già note, si sono aggiunte in settimana quelle di Pablo Marì per un problema muscolare e di Vignato per un piccolo intervento alla bocca. Quindi spazio alla prima da titolare per Warren Bondo, in perfetta continuità con la politica del tecnico: tutti utili, nessuno indispensabile.
La partita
Il Toro si presenta come sa fare meglio: aggressività sostenuta dalle due punte - Sanabria e Zapata - di fronte a un Monza che non cambia metodo: organizzazione e idee. Quelle che portano Colpani al diagonale che vale la prima grande occasione della serata: fuori di centimetri.
Dall'altra parte Di Gregorio risponde in tuffo su Zapata, quindi blocca centralmente Vlasic. Il primo vero brivido scorre sulla schiena del portierone al minuto 25: Rodriguez spara sotto la traversa risolvendo una mischia, Doveri annulla per una spinta di Zapata su Caldirola.
La risposta di casa arriva in chiusura di tempo: esterno di Colpani che canta sulla testa di Gagliardini, il riflesso di Milinkovic toglie la sfera da sotto la traversa. L'equilibrio perfetto della prima frazione si scioglie a inizio ripresa: Zapata apparecchia per l'inserimento di Ilic, che strozza il diagonale del più 1.
Lo svantaggio diventa preda, che il Flaco Colpani punta da lontano: prima con un piazzato respinto bene sul palo lontano, quindi sovrastando Gineitis per volare sul piattone del pareggio. Un battito d'ali che spinge Monza all'assalto finale. Il neo nazionale lascia posto al Carboni più giovane: Valentin fa tutto bene fino alla conclusione che, centrale, diventa facile per la respinta del portiere ospite.
Raffaele si dispera, Ivan chiede un presunto rigore sul gong: finisce con una stretta di mano e un abbraccio da amici veri, perché loro hanno pareggiato, ma il calcio ha vinto.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su