Non basta una Vis generosa a Campobasso. Pesaro sfiora la rimonta ma paga gli errori

I biancorossi costretti a recuperare dopo aver concesso un contropiede letale ai locali. In rete Bove nel primo tempo e Peixoto nella ripresa

di Redazione Sport
27 settembre 2024
Peixoto autore del secondo gol che aveva riacceso le speranze (foto Campobasso Fc)

Peixoto autore del secondo gol che aveva riacceso le speranze (foto Campobasso Fc)

Campobasso

3

Vis Pesaro

2

(3-4-1-2): Forte F.; Mancini (15’ pt Bosisio), Benassai, Celesia (10’ st Calabrese); Morelli, D’Angelo, Pellitteri, Haveri; Forte R. (10’ st Baldassin); Di Nardo, Di Stefano (20’ st Lombari). All. Braglia. A disp. Guadagno, Mondonico, Scorza, Spalluto, Pierno, Barbato, Bigonzoni, Prezioso, Serra.

VIS PESARO (3-4-1-2): Vukovic; Ceccacci (1’ st Palomba), Bove (35’ st Gambino), Zoia; Peixoto, Paganini, Pucciarelli, Tavernaro (1’ st Orellana); Di Paola; Molina (13’ st Cannavò), Okoro (23’ st Nicastro). All. Stellone. A disp. Munari, Zocchi, Tonucci, Nina, D’Innocenzo, Obi, Forte, Coppola, Thiane, La Rosa.

Arbitro: Dorillo di Torino.

Reti: 22’ pt Di Nardo rig., 27’ pt Di Nardo, 41’ pt Bove, 45’ pt Di Stefano, 43’ st Peixoto

Note – Spettatori 3.949 (2.200 abbonati, 40 pesaresi); ammoniti Di Stefano, Celesia, Di Paola, Bosisio, Calabrese, Pellitteri, Stellone; espulso il preparatore del Campobasso Barberio; angoli 1-7; recupero 3’ + 4’.

Non poteva chiedere di meglio l’ex Antonio Di Nardo per sbloccarsi e sbloccare i Lupi. Una difesa allegra, un arbitro orbo sul fallo commesso ai danni di Bove in occasione del secondo gol, le praterie lasciate dai biancorossi, sbilanciatissimi e squilibrati anche quando c’era tutto il tempo per recuperare. La partita che vedeva comandare la Vis sul piano del palleggio, con ripetuti sfondamenti biancorossi sulla fascia sinistra, al punto da costringere Braglia a un cambio dopo un quarto d’ora, prende una brutta piega quando Vukovic non trattiene un tiro da fuori di Di Nardo e nel tentativo di rimediare mette giù Forte. Rigore che l’ex trasforma. Tempo 5 minuti e un rilancio del portiere mette Di Nardo uno contro uno con Bove, furbescamente l’attaccante affossa il difensore sulla corsa, fila via, salta Vukovic e firma il 2-0.

La Vis la riapre con un gol fortunoso (campanile senza pretese di Tavernaro, Bove però ci crede e di testa dal fondo trova un pallonetto mortifero) ma prima del riposo fa in tempo a beccare il terzo in contropiede, aprendo una voragine al centro: Di Nardo (ancora lui) sfugge a Zoia e offre l’assist a Di Stefano.

Pare una gara segnata, la Vis spinge ma non combina granché, anche se i cambi danno più profondità. Rischia il quarto con Di Stefano (stavolta Vukovic chiude) e D’Angelo (alto), però non si dà mai per vinta. Dopo un tentativo di Pucciarelli sventato da Forte, la riapre Peixoto da fuori sugli sviluppi di un angolo. Poi il 3-3 sfiorato quando Benassai svirgola in area rischiando un autogol, mancato per centimetri. E quando nel recupero Forte dice no a Orellana.

Secondo ko di fila, per una squadra senza mezze misure (3 vinte, 3 perse). L’assetto rivoluzionato (6 cambi rispetto alla Ternana) stavolta non ha pagato, con diversi elementi sotto tono. Attacco poco incisivo, reparti talvolta scollegati, carenza di marcature preventive. Su tutto, la nutrita galleria di errori difensivi.

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