Novità in arrivo nel regolamento. Caos fuorigioco. Il fattore ’luce’ per uscirne

In Italia e nel mondo si discute dell'urgenza di un fuorigioco più immediato da individuare senza tecnologia. La proposta della 'rivoluzione Wenger' punta a semplificare le regole per favorire le azioni offensive e facilitare il compito degli arbitri. La sperimentazione del nuovo sistema continua in tornei giovanili italiani e svedesi senza controindicazioni.

16 aprile 2024

L’urgenza di un fuorigioco differente, più immediato da individuare senza l’ausilio tecnologico e meno cervellotico nella sua definizione, torna a fare pressing in Italia come nel mondo. Ma forse ci siamo.

Il doppio e sottilissimo offside rilevato in Sassuolo-Milan, tale da comportare l’annullamento di due gol a Chukwueze, ha solo riproposto il tema. D’accordo, con il fuorigioco semiautomatico ’Saot’ – sistema presente ormai da tre stagioni – le discussioni sull’irregolarità di un’azione sono ridotte a zero, ma è proprio la regola di considerare per la valutazione ogni parte del corpo con cui si può giocare il pallone a rendere talvolta surreali le decisioni arbitrali. Un esempio per tutti: la punta del tallone che tradì Kean rendendolo in posizione irregolare mentre stava rientrando verso centrocampo in Juve-Verona, nell’ottobre scorso.

La ’rivoluzione Wenger’, perché promossa in seno alla Fifa dallo storico ex tecnico dell’Arsenal, è molto semplice nei suoi intenti e nei suoi piani. In sostanza, il nuovo corso regolamentare prevederebbe l’offside solo con la presenza di ’luce’ tra il giocatore in attacco e il penultimo difensore, senza fare distinzione tra le varie parti del corpo da prendere in considerazione. L’obiettivo è chiaro: ridurre le occasioni stesse di fuorigioco, favorendo le azioni offensive e facilitando pure il compito degli ufficiali di gara, con o senza Var.

A febbraio 2025 la proposta sarà formulata all’Ifab, l’organismo che si occupa del regolamento del pallone a livello internazionale. Nel frattempo, prosegue la sperimentazione del fattore ’luce’ in tornei giovanili italiani e svedesi. E non sono emerse controindicazioni, anzi.

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