Ora è vietato distrarsi. C’è l’esame di spagnolo. Obiettivo testa del girone

Gli uomini di De La Fuente hanno travolto la Croazia con un secco 3-0. Spalletti al lavoro per limare le sbavature e ipotecare il passaggio del turno .

di Redazione Sport
16 giugno 2024
C’è l’esame di  spagnolo. Obiettivo testa del girone

C’è l’esame di spagnolo. Obiettivo testa del girone

Quel gol dopo 23 secondi è come una bruciatura di sigaretta. Lascia il segno, perché se con l’Albania gli azzurri sono riusciti a ribaltare la partita in meno di un quarto d’ora e a rimettere in piedi un bel calcio, adesso non si scherza. Ci sono le furie rosse (giovedì alle 21, diretta tv su Rai 1 in chiaro e su Sky). E se la Spagna è quella vista ieri, capace di seppellire la Croazia di Modric sotto il peso di un 3-0 servono contromisure, distrazioni vietate.

Lavoro su concentrazione e soprattutto difesa, con l’obiettivo principe di vincere e puntare alla testa del girone. Dopo rimarrebbe da affrontare solamente la Croazia, e gli azzurri, con 6 punti, avrebbero una buona ipoteca per accedere alla fase a eliminazione diretta. Contro l’aggressività innata della Roja serve una difesa rocciosa. Da arginare c’è l’impeto talentuoso del giovanissimo Lamine Yamal, combinato con l’esperienza di Morata e Carvajal. Con l’attaccante 31enne dell’Atletico che resta – almeno per ora – una piccola incognita, vista la botta al ginocchio rimediata durante la partita contro la Croazia.

Nel frattempo però mister De La Fuente è riuscito a creare il mix esplosivo che si rifà proprio alla Spagna degli ultimi anni. Una caratteristica che servirebbe alla nazionale di Spalletti, apparsa ieri sera un po’ scarica di agonismo e motivazione, nonostante un Inno di Mameli cantato a gran voce. E dire che del calcio se ne è visto, incorniciato da un possesso di palla solido.

Chiesa, Scamacca e Pellegrini, ancora si attende il guizzo dei nostri attaccanti, che regalano si belle giocate, ma non pungono come dovrebbero e potrebbero fare. Con il titolo da campioni in carica da difendere c’è una reputazione da difendere. Perché l’Italia, come ha detto il ct delle Furie Rosse alla Gazzetta in un’intervista pre-torneo ha "Ottimi giocatori e un allenatore eccezionale. L’Italia resta sempre una grande potenza calcistica, pur in un momento storico che io definirei incomprensibile: fuori da due Mondiali e in mezzo la conquista dell’Europeo".

Gabriele Tassi

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