Ospiterà i Mondiali 2034. Venti d’Arabia inarrestabili
L'Arabia Saudita ha le porte spalancate per ospitare i Mondiali di calcio del 2034. La Fifa sceglie di coccolare la nuova gallina dalle uova d'oro, con l'obiettivo di trasformare l'evento in una vetrina del suo potere economico.
Alla fine il più contento sarà Roberto Mancini. Se nel lontano 2034 regnerà ancora sul calcio saudita, la sua nazionale sarà qualificata di diritto come Paese organizzatore dei Mondiali di calcio. Battute a parte, con il ritiro dell’Australia l’Arabia del pallone ha le porte spalancate per completare il suo progetto di crescita sportiva. Prima Ronaldo e la cascata di big piovuti nella Saudi League, poi l’ingaggio milionario di Mancini come ct della nazionale, adesso onori e oneri del Mundial che verrà. Dopo Qatar 2022 ecco un altro Paese del Golfo, un altro stato dove le libertà personali sono fortemente limitate. Ma si sa, ‘pecunia non olet’, e così la Fifa si coccola la nuova gallina dalle uova d’oro. In tempi di crisi economica stringente perfino il calcio ha dovuto modificare il suo modello faraonico. Non a caso i prossimi mondiali saranno cogestiti per dividere il peso economico dell’organizzazione: Canada, Messico, Usa nel 2026; Marocco, Portogallo e Spagna nel 2030, con prime gare in Sudamerica. L’Arabia ripropone il modello classico del Paese organizzatore unico, con lo scopo dichiarato di trasformare l’evento in una vetrina del suo potere economico. La grande nave del calcio si sta spostando verso la penisola arabica e non mi pare che a spingerla sia proprio un buon vento.
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