Perugia Giraudo ai tifosi: "Riempite il Curi"
L’esterno biancorosso: "Abbonatevi in massa, giocare qui è un onore e uno stimolo incredibile. Nel derby dovevamo spingere di più"
"Spero che i tifosi si abbonino in massa in quest’ultima settimana perché per noi calciatori è un onore e uno stimolo incredibile entrare in uno stadio come il Curi che tifa all’unisono". Un vero e proprio appello firmato da uno degli ultimi arrivati, l’esterno Federico Giraudo, ospite lunedì sera, negli studi di Umbria Tv, della trasmissione Fuoricampo condotta da Riccardo Marioni. L’esterno sinistro ex Reggina e Cittadella, titolare anche domenica contro il Gubbio, ha rimarcato a più riprese l’importanza dei tifosi.
"Perugia è una piazza con la P maiuscola e giocare qui è una responsabilità importante. Appena il direttore mi ha chiamato – ha sottolineato Giraudo - non sono stato lì a pensarci un attimo. Venivo dalla B, è vero, ma Perugia con la C non ha nulla a che vedere. Mi auguro di ritrovarla la B, ma con questa maglia". Tutta la carica di Federico Giraudo, ragazzo sul quale ha puntato fortemente il ds Giugliarelli. Classe ‘98, 62 gare in B e 108 in C, 3 gol in carriera, promessa delle nazionali giovanili con cui ha collezionato 30 presenze, capitano della nazionale Under 18 in cui ha conosciuto "compagni che adesso giocano nel calcio che contano. Penso a Donnarumma, Scamacca, Cutrone, Locatelli". Facilità di corsa e resistenza le armi principali di Giraudo che si candida anche al ruolo di braccetto qualora Formisano voglia.
"Mi adatto da quinto, da quarto di difesa ma posso giocare anche nei tre. Il mister ha le idee molto chiare e ho trovato un gruppo che lo segue in maniera importante". Giraudo è tornato poi sul derby con il Gubbio: "Ci è mancata qualche scelta giusta negli ultimi passaggi, soprattutto negli ultimi sedici metri. Ci sono stati molti errori tecnici e, da parte nostra, credo che dobbiamo crescere sul piano della personalità. Faccio un esempio. Una volta trovato l’1-1, avremmo dovuto spingere di più e, attaccando sotto una Curva come la Nord, il gol devi trovarlo, magari anche su azione d’angolo. Stiamo lavorando sodo e i risultati sono sicuro che arriveranno". Due parole anche sulla nuova proprietà. "Abbiamo apprezzato molto il modo in cui ci hanno parlato dopo Carpi. Spero che si possa aprire un ciclo importante". Nato a Cuneo, una laurea in scienze della comunicazione, Giraudo ha parlato anche della vita fuori dal campo. "Non sono fidanzato, sto cercando casa, ancora vivo in albergo. Ho già avuto modo però di visitare un po’ Perugia e dintorni. L’Umbria è bellissima e voglio girarla più possibile". Se le premesse sono queste...
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