Perugia, l’ex Camplone indica la strada: "Servono leader per guidare i più giovani"

Il tecnico in tribuna al Curi per il derby: "Giocatori come Bartolomei e Matos devono dare di più. C’è bisogno di esperienza"

13 novembre 2024
Perugia, l’ex Camplone indica la strada: "Servono leader per guidare i più giovani"

Andrea Camplone, ex tecnico del Grifo, in tribuna domenica al ’Curi’

PERUGIA

"La cosa che mi ha sinceramente sorpreso di più è il clima che si respirava domenica al Curi. Mi aspettavo uno stadio più freddo, anche un pizzico di contestazione da parte dei tifosi, visto il piazzamento in classifica e il trend di risultati con cui il Perugia si è presentato alla sfida con la Ternana. E invece i tifosi sono stati semplicemente straordinari". Andrea Camplone, in attesa di una nuova panchina, non è voluto mancare sugli spalti del Curi in quella che è stata la partita più importante di questa prima parte di stagione per i grifoni. "Peccato – continua Camplone – che lo spettacolo non sia stato dei migliori. La Ternana, pur avendo giocatori di serie B, non ha osato più di tanto. Credo sia mancata la cattiveria giusta per portare a casa la partita, penso ad esempio all’occasionissima nel finale. Il Perugia ha concesso poco o niente ad una squadra più forte però, lo dicono anche i numeri, non ha costruito un’occasione da gol e, per come intendo il calcio io, non è possibile". Un’analisi alla Camplone, con il tecnico che, tuttavia, non addossa responsabilità a Zauli. "Ci mancherebbe. Era la terza partita in pochi giorni. Come fai a valutare il lavoro di un allenatore? Da qui in avanti si vedrà quello che riuscirà a fare. La rosa del resto, considerando anche il mercato bloccato, resterà sostanzialmente questa. Dove può arrivare questo Perugia? Il campionato è ancora lungo e non è una frase fatta. Però secondo me il Grifo si può togliere qualche soddisfazione a patto che i più esperti comincino a fare la differenza. Penso ad esempio a Bartolomei. Uno con la sua esperienza – fa notare Camplone - deve prendere per mano la squadra, leggere i momenti della partita, capire quello che accade in mezzo al campo e aiutare i ragazzi più giovani. Perché il Perugia di giovani interessanti ne ha. Penso a Giunti in mediana o Seghetti davanti. Ma non ci si può aspettare che i giovani ti facciano vincere la serie C. Davanti, tornando al discorso degli esperti, c’è uno come Matos che non sta dando quello che può dare. Secondo me bisogna pretendere da Matos, non da Seghetti. Ho parlato di Matos e Bartolomei perché mi sembrano quelli più sottotono in questa prima parte di stagione. Poi ci sono Angella, Lisi. Questo Perugia ha bisogno dei suoi leader. Ripeto, vanno bene i giovani, ma serve anche l’esperienza abbinata alla qualità. Il Pescara, in questo momento, è sicuramente la squadra più forte. Ma ha una rosa giovanissima. Per vincere il campionato servirà una punta di spessore, esperta. A quel punto credo che non avrà più rivali".

Notiziario: Ripresa degli allenamenti ieri pomeriggio in vista della sfida di sabato a Pineto. Osservato speciale Montevago che ha lavorato a parte ma in Abruzzo dovrebbe esserci. Assenti Amoran, Di Maggio e Plaia, impegnati con le rispettive nazionali. Oggi seduta mattutina.

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