Addio alla Coppa Italia. In un’Arena semi-deserta passa il Cesena
Una rete di Celia nel secondo tempo condanna la squadra di Inzaghi. Clamorosa traversa di Moreo nel finale
Pisa
0
Cesena
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PISA (3-4-2-1): Nicolas; Calabresi, Rus, 75’ Moreo, Beruatto, 45’ G.Bonfanti; Touré, 61’ Vignato; Hojholt, Jevsenak, 61’ N.Bonfanti, Angori; Arena, Mlakar, 24’ Abildgaard, Lind. Allenatore: Inzaghi.
CESENA (3-5-2): Klismann, Pieraccini, 45’ Mangraviti, Prestia, Piacentini; Adamo, 72’ Ciofi, Francesconi, Mendicino, 65’ Hraiech, Tavsan, Celia, 76’ Donnarumma; Antonucci, Van Hooijdonk, 65’ Shpendi. Allenatore: Mignani.
Arbitro: Daniele Rutella di Enna.
Reti: 54’ Celia.
Ammoniti: Peraccini, Lind, Adamo, Calabresi, G.Bonfanti, Mendicino, Ciofi.
PISA - "Volete stadi pieni? Orari consoni, prezzi adeguati e tv spente". Si apre così il pomeriggio della Cetilar Arena, con questo enorme striscione esposto dai gruppi della Curva Nord (comunque presenti sugli spalti), in protesta contro l’orario, a dir poco improponibile, scelto dalla Lega per la partita. Parole che anticipano e spiegano il non-spettacolo andato in scena sugli spalti, con appena 3347 tifosi presenti. Certo è, che lo spettacolo non è andato in scena nemmeno in campo. Contro il Cesena arriva la prima sconfitta, dopo otto partite, dell’era Inzaghi: non si concretizza l’opportunità dell’affascinante doppio confronto agli ottavi di finale con l’Atalanta, con l’avventura in Coppa Italia. L’allenatore non ottiene le risposte sperate dai giocatori meno utilizzati: dieci gli uomini nella formazione titolare rispetto a quelli scesi in campo contro il Brescia. Soltanto Beruatto inizialmente confermato, seppur nella difesa a tre. E quanto visto in campo dimostra il divario rispetto ai "titolarissimi".
Il ritmo è basso per entrambe le squadre, che hanno mostrato di voler ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, senza farsi male. Obiettivo non riuscito per i nerazzurri, con Mlakar costretto al cambio a metà primo tempo a causa di un fastidio muscolare. La sfida è decisa da un gol di Celia a inizio ripresa, abile a sfruttare un cross di Antonucci. Proprio quest’ultimo è stato il migliore in campo, vincendo la sfida a distanza tra trequartisti con Arena, dimostrando più precisione. I nerazzurri comunque non perdono senza colpo ferire: due le traverse colpite, quella di Angori (deviata da un grand intervento di Klinsmann), proseguito da un salvataggio sulla riga di Piacentini su Abildgaard, e quella di Moreo, a confermare uno splendido momento di forma, che con il sinistro a tempo scaduto spacca il legno. Certo è che sono tanti i gol sbagliati pure dal Cesena, con Shpendi e Tavsan. Il rammarico più grande però, probabilmente rimane la svista netta del direttore di gara Rutella, che prima è generoso mostrando solo il cartellino giallo a Pieraccini, e non mostrandone un altro per un fallo su Arena peraltro nemmen fischiato. Nel finale tempo di esperimenti: Lind e Bonfanti insieme, con una sintonia da affinare. Al triplice fischio sono comunque applausi. Da segnalare un’accennata rissa con protagonista Caracciolo. "Questioni di campo, tanto li rivedremo presto…" commenta Calabresi.Domenica prossima sarà di nuovo Pisa-Cesena...
Lorenzo Vero
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