Gerarchie e scelte fatte. Gli "uomini" di Aquilani

Arena ha superato Linsandru Tramoni. La riscoperta di Touré e Calabresi. Barberis e Leverbe da dieci giornate non mettono piede in campo.

di LORENZO VERO -
7 febbraio 2024

Al momento del suo insediamento sulla panchina del Pisa, Alberto Aquilani pose il veto alla cessione dei membri della sua rosa, con la volontà di ispezionarli tutti per percepire la loro ricezione delle sue idee di gioco. In questo 2024, dopo molte formazioni cambiate, giocatori provati e con il mercato di riparazione che, eccezion fatta all’intesto di Bonfanti, è servito a sfoltire l’organico, l’allenatore sembra aver trovato il suo gruppo ristretto con cui lavorare, come dichiarato con decisione: "Chi accetta di restare, accetta anche di giocare meno, di andare in tribuna".

Le gerarchie, arrivati a febbraio, sembrano ormai decise, e i primi ad averne fatto le spese sono stati Hermannsson (nelle ultime 4 ha giocato un minuto) e Leverbe. La coppia Canestrelli-Caracciolo ormai è consolidata, e l’islandese, sceso in campo in dieci occasioni (sei dal primo minuto), quasi sempre a causa di defezione di compagni, ha ridotto ulteriormente le proprie apparizioni. Il francese, invece, dopo aver iniziato il campionato da titolare, è rimasto quindi ai margini, non essendo mai più schierato in campo dalla tredicesima giornata. Dalla stessa giornata non ha più giocato neanche Barberis, vero oggetto del mistero della stagione.

Le vere sorprese rispetto al 2023, invece, sono Stefano Moreo e Gabriele Piccinini. Entrambi titolari nella prima metà di stagione, nelle prime quattro gare del 2024 hanno trovato spazio soltanto a Cosenza. La causa principale dell’esclusione del numero 32 è stato l’arrivo di Bonfanti, oltre a una serie di prestazioni sottotono. Mentre il centrocampista ha pagato le scelte tattiche di Aquilani. Una di queste consiste nel reinserimento di Touré. Dopo l’infortunio che lo ha tenuto a lungo fuori dal campo, e le insistenti voci di mercato iniziate in estate, sembra essere scoppiata l’intesa tra l’allenatore e il centrocampista tedesco. Una scintilla rappresentata dall’assist di Lecco per Mlakar. Touré non rappresenta certamente il profilo di centrocampista ideale per Aquilani, ma la sua "prepotenza" fisica e la pericolosità nel gioco aereo rappresentano un unicum nella rosa.

Chi altro si è ritagliato uno spazio nell’undici iniziale è Calabresi. Al netto dell’espulsione di Cosenza, il terzino dopo aver smaltito i vari infortuni della prima metà di stagione, ha sfruttato l’infortunio di Beruatto e il conseguente spostamento di Esteves a sinistra per aumentare il proprio minutaggio, stabilendo un giusto bilanciamento con i continui movimenti del portoghese. Infine, Arena. Acclamato al suo arrivo, dopo l’esordio con gol alla Sampdoria sono iniziate le difficoltà, figlie dal salto di categoria e dall’infortunio alla caviglia. Adesso sembra aver scalzato Lisandru Tramoni nelle gerarchie, dimostrando come la propria qualita sia spesso necessaria al resto della squadra.

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