Il doppio binario. E Bonfanti punta al riscatto
Per un Pisa che procede spedito e sorride, sull’onda lunga dei risultati, c’è un Nicholas Bonfanti sempre più nell’ombra. Lo...
Per un Pisa che procede spedito e sorride, sull’onda lunga dei risultati, c’è un Nicholas Bonfanti sempre più nell’ombra. Lo squalo, da titolare inamovibile e fulcro dell’attacco a inizio stagione (otto gare dal primo minuto nelle prime undici giornate) ad appena trentanove minuti, divisi in due spezzoni, nelle successive sei. Lo squalo sembra non riuscire più ad alzare la pinna. L’ultimo gol risale ormai al 15 settembre, con la doppietta decisiva rifilata alla Salernitana. Quindi venticinque minuti giocati contro la Sampdoria e quattordici contro il Cosenza – quest’ultimi che non sono piaciuti soprattutto per il poco dinamismo mostrato. Certo, una cosa è da notificare: l’atteggiamento. Nonostante il minutaggio sia crollato, l’attaccante numero nove mai ha mostrato comportamenti sbagliati o disfunzionali per il gruppo, a dimostrazione anche della buona salute di spirito che Inzaghi ha installato nella sua squadra. Anzi, Bonfanti è spesso il primo a raggiungere i suoi compagni per esultare, come accaduto con Angori a Mantova, e anche il rapporto con il suo rivale, Lind, sembra ottimo: al punto che il danese, sempre a Mantova, è corso in panchina ad abbracciare il proprio "rivale". Addirittura Inzaghi ha voluto elogiare il suo giocatore dopo la partita col Bari: "So che in questo momento sta giocando poco, ma come ci ha guidati lui a inizio stagione adesso lo sta facendo Lind. Bonfanti si sta allenando magnificamente in queste settimane e sono sicuro che tornerà il suo momento".
Nelle tre partire rimanenti Bonfanti farà di tutto per guadagnarsi nuovamente il proprio spazio e ritrovare la rete mancante. A partire proprio da sabato prossimo, con il Pisa che andrà di scena allo stadio Braglia di Modena, in quella che è stata casa sua dal 2021 allo scorso gennaio. E chissà che per non tornare a segnare e trovare fiducia l’attaccante non debba tornare indietro, nel suo passato. Un ritorno al passato per poter andare avanti. Perché se, oltre a un Lind in queste condizioni, il Pisa dovesse ritrovare anche l’altro attaccante, in prossimità delle sfide con Sassuolo e Sampdoria, allora la macchina nerazzurra rasenterebbe la perfezione…
Lorenzo Vero
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