Il tecnico Aquilani: "La Fiorentina? A fine anno tireremo una riga e vedremo». "Un successo che lascia qualcosa»

Aquilani soddisfatto dopo la vittoria del Pisa, elogia Tramoni e sottolinea la necessità di mantenere la concentrazione. Parla del futuro e del contratto in scadenza nel '25.

2 aprile 2024

"Emozione, la parola giusta è questa". Aquilani arriva in conferenza stampa nell’immediato post-partita soddisfatto, come se si fosse tolto un grosso peso dal petto. Tanto da volerlo ribadire: "La partita è stata emozionante, queste vittorie lasciano qualcosa". La scelta di inserire Matteo Tramoni a dieci minuti dalla fine si è rivelata più che vincente: "Tutti quelli che sono entrati hanno aiutato a determinare, ma Matteo ci ha dato qualcosa in più. Non lo abbiamo mai avuto, se ci fosse stato non saprei dire cosa sarebbe potuto accadere". Un’assenza pesante in una squadra costruita non attorno a lui, ma per la quale gli era stato ritagliato un ruolo da protagonista: "In lui avevamo intravisto un giocatore molto utile per le nostre caratteristiche, è importantissimo. Spero che capisca che si tratta solo dell’inizio".

Gioia che non deve sfociare in euforia: "Mi preoccupa la mentalità di questi ragazzi. Dobbiamo essere consapevoli che da domani si riparte". Al netto delle emozioni, infatti, sono stati vari gli errori commessi: "Dopo il gol che hanno annullato al Palermo ci siamo impauriti, abbiamo avuto un calo di concentrazione nei dettagli che ha permesso loro di passare immeritatamente in vantaggio di due gol". Problemi derivanti soprattutto sulla fascia di destra: "Calabresi avrebbe dovuto seguire Di Francesco, D’Alessandro Lund. Spesso ci capita di commettere questi errori". Per una fase difensiva che ha avuto problemi, ce n’è stata una offensiva molto producente: "Abbiamo avuto più occasioni del Palermo. Loro lotteranno per la promozione, siamo stati bravi, il risultato ci fa vedere tutto più roseo, ma cerco di essere equilibrato".

In chiusura, Aquilani ha risposto a una nuova domanda sul suo futuro, con le voci da Firenze che si fanno sempre più insistenti: "Lì sono stato bene, ho raggiunto risultati notevoli e istaurato un legame importante con chi ci lavora. Le voci nascono da tutto ciò, ma non mi deconcentrano di un millimetro. So come funzionano le notizie. Il mio focus è di lavorare qui, di finire nel migliore dei modi. Mi fermo qui. Mi godo questa vittoria. E a fine anno tireremo una riga di quello che è stato e vedremo". Una deadline messa: fine anno (nonostante un contratto in scadenza nel ’25). Il tutto, sotto lo sguardo vigile di Giovanni Corrado.

Lorenzo Vero

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