"Inzaghi: il tecnico per sognare. Squadra ok, ma con qualche novità"
Nicola Ciotola segnò la rete della promozione contro il Monza nel 2007. "Ricordi che restano nel cuore" .
di Michele Bufalino
Sono passati ormai 17 anni da quella rete leggendaria contro il Monza, datata 17 giugno 2007, che portò i nerazzurri in Serie B. Nicola Ciotola fa il punto della situazione in casa Pisa e ricorda quei giorni di gloria.
Ciotola, l’ultima è stata una stagione molto difficile per il Pisa.
"Sì, è stato un campionato nel quale nessuno si aspettava che, alla fine, i nerazzurri non riuscissero ad approdare ai playoff. Le premesse erano ottime, ma poi non si è concretizzato il progetto dello scorso anno".
E adesso, cosa potrebbe fare la società?
"Non penso sia il caso di fare rivoluzioni. Oggi, nel calcio moderno, è sempre più difficile agire in questo modo ed è a tratti controproducente. Senza dubbio il lavoro del nuovo direttore sportivo Davide Vaira sarà difficile. La cosa migliore da fare è mantenere l’ossatura della squadra cercando di migliorare il gruppo con innesti propedeutici per il nuovo allenatore".
Pippo Inzaghi sarà il nuovo tecnico del Pisa. Come giudica questa scelta?
"E’ un allenatore che ha tanta esperienza, un nome importante. Speriamo che faccia bene anche se è sempre il campo a dare il giudizio finale e i risultati che determineranno il successo della prossima stagione. Mi auguro che quest’anno, visto che siamo appena entrati nella nuova stagione, sia un anno ricco di soddisfazioni, che si riesca a fare una squadra che ambisce alla Serie A. Pisa lo merita".
Quale dovrebbe essere, più di ogni altra cosa, il primo punto nell’agenda del direttore sportivo Vaira?
"La cosa più importante da fare è proteggere quei calciatori che andranno in scadenza. Importantissimo sarà rinnovare i contratti di Touré, Marin, Moreo, Calabresi, sui quali la società intende puntare per il 2024-25. Alcuni dei calciatori in scadenza, come Caracciolo in particolar modo, sono i senatori dello spogliatoio. Necessario sarà anche fare acquisti mirati cercando di prendere calciatori che conoscono la categoria e possono garantire il salto di qualità che serve".
La Serie B ormai è un campionato difficilissimo del resto.
"La Serie B ormai è diventato un campionato ultra competitivo, lo paragonerei quasi alla Championship inglese. Si può vincere e perdere con chiunque, non esistono partite scontate e se non si resta concentrati si rischia anche la retrocessione. Fare qualche battuta d’arresto ti porta ai playout e viceversa invece basta poco per arrivare ai playoff".
Sono passati invece 17 anni da quella sua rete al Monza. Cosa le resta di quella promozione in Serie B?
"Ormai sembra passata una vita intera, ma la verità è che sono ricordi che restano nel cuore. Indelebili e resteranno dentro di me e nella mia vita per sempre. Quando si vive qualcosa di magico ti resta cucito addosso. Il popolo pisano, la sfilata per il centro città, sensazioni positive che restano dentro. Non smetto mai di ricordare quei giorni felici".
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