Ippodromo. "La giornata dei presidenti»: tutti i risultati. Premio "Harry Bracci Torsi» successo di Soligo
All’ippodromo di San Rossore la condizionata premio "Harry Bracci Torsi" (nella foto l’arrivo), sulla distanza del doppio chilometro, riservata alle...
All’ippodromo di San Rossore la condizionata premio "Harry Bracci Torsi" (nella foto l’arrivo), sulla distanza del doppio chilometro, riservata alle femmine, era, per tasso tecnico e per dotazione, la corsa di centro di una giornata dedicata in larga parte ai presidenti dell’Alfea nel dopoguerra e a personaggi che contribuirono a renderla grande. Harry Bracci Torsi ricoprì questa carica dal 1965 al 1979 apportando radicali modifiche alle strutture dell’ippodromo ma soprattutto riuscendo nell’impresa di stravolgere il calendario portando le giornate di corse da 6 a 25 e dando alla riunione di San Rossore un’importanza che resterà stabile nel tempo.
Fra gli undici al via i due giovani - Flt By Fly e Montanier – dividevano le chance con i più anziani Soligo e Friedrich. Alla resa dei conti l’arrivo è stato circoscritto a questi quattro cavalli, decretando il successo di Soligo (G. Ercegovic) che ha bruciato sul palo Montanair; quindi Friedric e Fly By Fly. Un gruppo folto di 14 femmine ricordava Piero Studiati Berni nella maiden sui 2000 metri: La favorita Pink Black non è andata però oltre il terzo posto preceduta da Thine Be The Glory (S. Sulas) e Mehmas Moon. Piero Studiati Berni nel 1982 portò un’altra ventata di novità per l’Alfea con l’allargamento del parterre e della pista di alcuni metri, la costruzione del ristorante al centro del prato e di una club house sopra la segreteria. Infine il "terzo uomo", Stefano Meli, sotto la cui presidenza (2006) fu realizzata la ‘pista grande’ (1° novembre 2010), sei mesi prima della sua immatura scomparsa avvenuta a soli 55 anni. A Meli era dedicato un handicap sui 1500 metri con dieci soggetti di buona qualità. Il favorito Boafo Boy (D. Di Tocco) ha tenuto fede al suo ruolo precedendo Native Beach e Saputello. Le corse dedicate a Cesare Brivio Sforza e a Cesare Turri hanno completato il pantheon delle personalità più importanti nella vita dell’Alfea nel secondo dopoguerra del ‘900, due personaggi noti al pubblico per la loro militanza come gentlemen riders ma soprattutto come proprietari di grandi scuderie: la storica razza Latina in via del Capannone e l’OK Barn in via delle Cascine. Otto i cavalli al via nella maiden per puledri sui 1200, premio “Cesare Brivio Sforza”, vinto da Cleone Jet (N. Pinna); erano 9 i partenti nell’handicap sui 2200 dedicato a “Cesare Turri”. Favoriti i due cavalli della famiglia Turri, Caterpillar e Orologio, è stato quest’ultimo a primeggiare (M. Arras). Le altre corse sono state vinte da Cima Sound (L. Bocci) Larco (G. Malune) fra i gentlemen rider e le amazzoni e da Larco (G. Malune) in chiusura. Si torna a correre giovedì.
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